19/6/2003 ore: 10:25
Governo battuto alla Camera: non aumenta la tassazione del Tfr
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"Buco" da 520 milioni Governo battuto alla Camera non aumenta la tassazione del Tfr RICCARDO DE GENNARO
Il governo, però, ha già pronta la contromossa. Molto probabilmente, oggi, il ministero dell´Economia porterà al vaglio del consiglio dei ministri un provvedimento che prevede l´estensione della cosiddetta «clausola di salvaguardia» per la tutela dei redditi anche al Tfr: la clausola consente a coloro che vengono a trovarsi in una situazione più svantaggiosa dal punto di vista fiscale di restare nel regime precedente. Resta, tuttavia, il problema della copertura, problema che ha spinto la commissione Bilancio a dare un parere negativo sul provvedimento dell´opposizione: la «sterilizzazione» degli effetti della riforma Tremonti sul Tfr aprirebbe infatti - secondo le stime di Benvenuto - un «buco» nelle finanze dello Stato di circa 520 milioni di euro nel primo anno e di 1.250 milioni in tre anni. Stando invece ai calcoli del ministero delle Finanze, il «deficit» sarebbe decrescente di qui al 2006 e pari a 468 milioni nel 2004, 312 nel 2005 e 156 nel 2006. Il consigliere del ministro Tremonti, Giuseppe Vitaletti, è comunque ottimista: «La copertura potrebbe non essere un problema dato il successo del condono», condono che però dovrebbe già finanziare il provvedimento per il rilancio dei consumi. «Il voto unanime con il quale la commissione Finanze ha licenziato il provvedimento dell´Ulivo sulla tassazione del trattamento di fine rapporto dimostra che alle prime difficoltà il progetto di riforma del sistema fiscale del ministro Tremonti ha mostrato la corda», commentano Giulio Santagata e Mario Lettieri, esponenti della Margherita e membri della commissione Finanze della Camera. L´estensione della clausola di salvaguardia dai redditi e dalle pensioni al Tfr trova favorevole anche il forzista Vittorio Emanuele Falsitta, che pure è stato relatore alla Camera del ddl delega per la riforma fiscale. «Finalmente una buona notizia. Lo scippo di 520 milioni di euro non può continuare. Speriamo che il governo venga battuto anche in aula», dichiara Beniamino Lapadula, Cgil. |