Grossisti di bevande, Tuborg sfida Heineken
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 Grossisti di bevande, Tuborg sfida Heineken Vincenzo Chierchia
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MILANO - La multinazionale danese della birra Tuborg-Carlsberg accelera le mosse nell'ambito della sfida al colosso olandese Heineken sul fronte delle acquisizioni di grossisti di bevande. Heineken ha costituito la controllata Partesa, che a sua volta ha sviluppato un nutrito piano di acquisizioni di realtà distributive all'ingrosso, con una quota di mercato di riferimento a livello locale. Attualmente Partesa, dopo un'ottantina di operazioni di acquisizione già effettuate in tutt'Italia, sviluppa un giro d'affari che marcia verso i 350 milioni (si veda «Il Sole-24 Ore» del 22 agosto). Il gruppo danese ha costituito a sua volta la controllata T&C che ha anch'essa sviluppato una forte attività di shopping di grossiti. T&C ha siglato finora una cinquantina di operazioni di acquisizione di grossisti locali. Di recente sono passate nell'orbita di T&C almeno tre società di bibite: Saint Roch (Val d'Aosta), Melargo (Sardegna) e Vendetti (Piemonte). Il network T&C si attesta intorno all'ottantina di unità operative con una previsione di fatturato di circa 350 milioni per la fine di quest'anno (nel '95 il grio d'affari di T&C era stato di circa 20 milioni). Insomma T&C ha l'intenzione dichiarata di sfidare da vicino la leadership finora appannaggio di Heineken, almeno sul fronte della gestione di una rete di grossisti di bevande. Secondo stime diffuse da T&C l'obiettivo è di arrivare a una quota di mercato del 15% entro il 2003 a fronte di un giro d'affari di oltre 500 milioni . Il servizio ai punti vendita della ristorazione organizzata dovrebbe essere esteso nel frattempo dai 38mila attuali ad almeno 70mila punti vendita circa nell'arco di un paio d'anni. I distributori indipendenti, molti dei quali fanno capo all'associazione Italgrob, intanto stanno cercando di correre ai ripari. Nelle scorse settimane è stata formalizzata Intesa, ossia la società paritetica costituita dai consorzi interregionali Adat di Firenze, Assocobe di Bari, Cidiesse di Roma. Intesa, attarverso i consorzi aderenti, rappresenta 133 aziende associate che esprimono un fatturato globale di 430 milioni nel canale horeca, con una copertura di 50mila punti vendita (si veda «Il Sole-24 Ore» del 19 ottobre). Infine, in questi giorni, è stata formalizzata una nuova alleanza tra realtà locali. Hanno deciso di fondersi le imprese Divella Salvatore distribuzione, Brandomisio e Iaba, operanti in Puglia (la Divella ha peraltro svolto un ruolo chiave nell'ambito della costituzione di Intesa). La nuova società, frutto dell'accordo tra i tre distributori pugliesi, avrà un giro d'affari di oltre 15 milioni di , all'interno del consorzio Assocobe (150 milioni ). Venerdí 07 Dicembre 2001
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