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Gum, strada spianata per la Carrefour

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16 febbraio 2003
CRONACA di LECCE
Page 82

Il colosso commerciale ha firmato le intese con le varie banche. Esulta la Uil-Tucs. Più cauti, invece, gli altri sindacati: «Preferiamo rimandare i festeggiamenti»
Gum, strada spianata per la Carrefour
Potrebbe essere terminata l'odissea dei 465 lavoratori. Mercoledì il vertice al Ministero

Carrefour firma le intese e spiana la strada all'accordo. Nella vertenza Cedis si squarcia finalmente il fronte delle nubi dense di burrasca e all'orizzonte appare uno spicchio di sole che invita alla speranza. «Finalmente l'altra sera la Carrefour ha firmato le intese con le varie banche - spiega raggiante Giuseppe Zimmari, responsabile della Uil-Tucs - Adesso scatta il calendario degli adempimenti per il passaggio della struttura ad altra impresa». In soldoni significa che dell'odissea dei 465 lavoratori salentini ex dipendenti della Cedis potrebbe restare solo un triste ricordo. L'accordo, come si diceva, prevede l'acquisizione dell'intera organizzazione commerciale da parte della società Carrefour, la quale si assume l'onere di riscattare i «pegni» che la Cedis aveva maturato nei confronti delle banche. Non si conoscono i dettagli dell'intesa, ma pare che Carrefour abbia raggiunto un'intesa anche con Europroget, la società che aveva avuto dal giudice l'autorizzazione all'affitto di un ramo aziendale. «A questo punto il giudice del fallimento di Bari - continua Zimmari - dovrebbe spianare la strada alla Carrefour per un intesa anche con la società finanziaria Fincedis». Uno dopo l'altro, i tasselli del complicato mosaico vanno al loro posto. Ecco le tappe del percorso, secondo quanto prevede il sindacalista della Uil, che nei prossimi giorni dovrebbe riportare il sereno sui 622 dipendenti della Cedis in tutta la Puglia e nelle famiglie dei 2200 dipendenti in tutta la rete commerciale. Dopo aver acquisito gli atti preliminari dell'accordo, martedì si dovrebbero firmare i relativi documenti ufficiali. Seguirà un incontro al Ministero del Lavoro, mercoledì mattina, per siglare l'accordo anche con le parti sociali.
E a questo proposito le posizioni dei sindacalisti che hanno seguito la trattativa non sono tutte ottimistiche.
«Non possiamo non essere d'accordo - mette le mani avanti Zimmari - dal momento che non vi saranno problemi per i diritti garantiti ai lavoratori, come i livelli occupazionali, il trattamento di fine rapporto e le mensilità pregresse.
Per quello che ci riguarda la partita è chiusa». Giovedì si presenterà tutto al giudice, che valuterà gli atti e le posizioni delle parti. «Venerdì prossimo - prevede il sindacalista - davanti al giudice, ci sarà l'udienza dei due lavoratori che avevano chiesto la gestione straordinaria dell'azienda. A questo punto delle trattative è opportuno però che gli interessati ritirino l'istanza presentata un paio di mesi fa. In ogni caso, di fronte alla composizione della vertenza, sarà poi il giudice a valutare». Fiduciosi, speranzosi ma su una diversa lunghezza d'onda i sindacalisti di Ugl, Filcams-Cgil e Fisascat-Cisl. Per tutti parla Vito Perrone della Ugl. «Il nostro atteggiamento è improntato alla massima cautela. Quando saremo convocati al Ministero prenderemo visione dei presunti accordi e valuteremo. Non è la prima volta che il signor Gabriele Cozzoli, rappresentante della Cedis, fa sapere che si è chiuso un accordo che alla prova dei fatti non è mai esistito. Dal progetto presentato devono emergere chiare le tutele per i lavoratori. Finora - dice Perrone - sappiamo che il commissario liquidatore Trisorio Liuzzi ha accettato con riserva. Mi fa piacere che da qualche parte si cominci a festeggiare, noi preferiamo essere più cauti e rimandare i festeggiamenti»
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Cesare Mazzotta

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