I vigilantes vanno anche negli stadi

Sabato 29 Marzo 2003
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I vigilantes vanno anche negli stadi
 L'Anci polemizza con il Viminale: «Dovrebbe occuparsi della polizia locale»
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ROMA - La polizia privata farà controlli agli ingressi negli stadi. E potrà «integrare» l'azione di sorveglianza e sicurezza già svolta dalle forze dell'ordine. Lo prevede il disegno di legge "Disposizioni in materia di sicurezza sussidiaria" approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Il testo, messo a punto dal ministro Beppe Pisanu (si veda «Il Sole-24 Ore» di ieri), ridisegna compiti e funzioni dei "vigilantes" e di tutto il mondo della sicurezza che fa capo alle imprese private. «Le nuove norme - spiega il Viminale - tendono allo sviluppo, in un più ampio contesto di sicurezza generale coordinato e controllato dal ministero dell'Interno, delle attività svolte da soggetti privati e alla valorizzazione delle professionalità di settore». Le guardie giurate, in base alla norma, entreranno in azione nell'ambito della cosiddetta "sicurezza sussidiaria": la vigilanza, la custodia, l'investigazione, le ricerche e il recupero crediti, il trasporto e la scorta valori, i servizi di custodia e di sicurezza secondaria. I principali obiettivi del disegno di legge, conclude il Viminale, sono «la crescita strutturale e funzionale degli istituti di vigilanza, anche per corrispondere meglio alle esigenze dell'utenza; una calibrata apertura all'Europa, compatibilmente con le esigenze di controllo pubblico su attività particolarmente delicate per i profili di ordine e sicurezza pubblica; l'introduzione di meccanismi per favorire un miglioramento dei servizi e la riduzione dei costi; l'adeguamento del sistema dei controlli». Tra le altre disposizioni, il disegno di legge del Governo prevede incentivi economici a favore delle imprese di sicurezza. Il provvedimento, inoltre, disciplina nel dettaglio una serie di attività finora svolte fuori da ogni controllo, come - si legge nella relazione al Ddl - «gli accompagnatori "antifans" degli artisti più in voga». Il testo, poi, prevede l'apertura all'attività di portierato e di addetti ai servizi di custodia degli stranieri in possesso di carta di soggiorno. Sulla materia c'è da registrare una presa di posizione critica del presidente dell'Anci (Associazione nazionale comuni d'Italia), Leonardo Dominici: «Apprendiamo con rammarico che nella seduta del Consiglio dei Ministri è stato licenziato un disegno di legge che disciplina le funzioni della polizia privata» ha detto il presidente dell'Anci. «I Comuni - spiega Domenici - attendono da tempo l'approvazione della riforma della polizia locale, che prevede, all'interno della normativa, la creazione di un sistema integrato della sicurezza locale che già oggi viene svolta sul territorio proprio dalla polizia locale. Sarebbe stato quindi opportuno - sottolinea il numero uno dell'associazione del Comuni - inserire e regolamentare in questa riforma anche il ruolo e i compiti della polizia privata». Il sistema delle polizie locali e nazionali, pubbliche e private, rientra in effetti nel riassetto istituzionale previsto dalla devolution. Un processo dove le polemiche sono sempre presenti. MARCO LUDOVICO
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