Il franchising cresce e crea lavoro
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Mettersi in proprio - Secondo Assofranchising nel 2000 il numero degli occupati nel settore ha superato quota 76mila unità
 Il franchising cresce e crea lavoro Federica Micardi
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Il franchising continua a crescere e registra, nel 2000, la creazione di 1.500 nuovi posti di lavoro e un aumento del volume di affari pari al 4,2%. Questo il risultato di una ricerca presentata da Assofranchising e condotta in collaborazione con la Horwath & Horwath Italia. L’indagine è stata effettuata su un campione di 237 aziende, che operano in Italia con almeno tre punti vendita e che presentano con chiarezza le caratteristiche di franchisor. Secondo Assofranchising, nel 2000 gli affilianti in Italia sono stati 560 con più di 76mila persone impiegate e un giro d'affari pari a 23.200 miliardi di lire. Dati più "cauti" rispetto a quelli pubblicati in questi giorni da Quadrante, che stima il giro d'affari pari a 23.592 miliardi per un totale di 562 franchisor e 85.808 impiegati con una crescita rispetto al 1999 del 14,6 per cento. Nonostante le differenti valutazioni, a causa dei diversi criteri di raccolta, è evidente che continua, secondo entrambe le ricerche, il trend di crescita che l'affiliazione sta registrando da qualche anno. Dagli anni 90 a oggi il sistema franchising ha avuto una crescita esponenziale. Per il campione considerato da Assofranchising, il numero degli affilianti ha registrato una crescita esponenziale, passando dai 48 del 1990 ai 109 del 1995 per arrivare ai 237 del 2001. Il settore che conta il maggior numero di affiliati è quello dei servizi che rappresenta quasi il 60% del totale dei 13.397 punti vendita considerati nel campione di Assofranchising. Anche per gli affilianti il settore dei servizi è quello che prevale con una percentuali pari a circa il 46% dei franchisor considerati. Secondo Quadrante il totale degli affiliati in Italia nel 2000 era pari a 31.439 e di questi il 44,4% opera nei servizi. Gli altri settori di attività che applicano il modello del franchising sono: gli articoli per la persona e per la casa, il commercio, la ristorazione e gli alberghi. Nel 2000 si registrano i primi casi di affiliazione nel settore delle costruzioni, assente fino allo scorso anno. Le regioni che più ricorrono alla formula del franchising sono la Lombardia con 2.290 punti vendita, seguita da Piemonte e Valle d'Aosta con 1.302 punti vendita e le Marche con 1.005. «Il diverso sviluppo delle regioni — spiega il presidente di Assofranchising, Bruno Vettore — è legato al tessuto commerciale locale, anche se comincia a registrarsi un forte interesse anche nel Sud». La durata media dei contratti di affiliazione oscilla tra i 3 e i 6 anni: «È circa di cinque anni — spiega Vettore — il tempo necessario per avere un adeguato ritorno dell'investimento». Il franchising rappresenta, per chi vuole intraprendere un'attività imprenditoriale o riconvertire la propria, una sicura opportunità da cogliere con investimenti moderati. Dalla ricerca di Assofranchising si evidenzia l'intenzione degli affilianti italiani di espandersi in Europa, soprattutto in Spagna, Francia, Germania e Gran Bretagna e negli altri continenti come Australia e America. «La crescita esponenziale degli ultimi anni avrà modo di non arrestarsi se oltre al dinamismo e alla flessibilità — afferma Vettore — il franchising saprà adottare regole e norme a garanzia del mercato». In Italia sul franchising c'è un vuoto normativo che rischia di favorire la nascita, e la prematura morte, di numerose insegne. Assofranchising dal 1995 ha creato un codice di autoregolamentazione, «ma questo non è sufficiente — dice Vettore — è necessario avere una legge che regolamenti tutta la fase di pre-contratto». L'euforia e la facilità di aprire un'attività in franchising rischiano di favorire il nascere di iniziative improvvisate. «Ogni anno si registra un turn over di circa il 20-25% di insegne — conclude Bruno Vettore — e il vuoto normativo comporta una mancanza di tutela per il franchisee». Secondo l'Assofranchising, una regolamentazione legislativa e la defiscalizzazione delle imprese nei primi anni di attività, darebbero ossigeno e forti basi a un sistema che si sta rivelando vincente. Lunedí 04 Giugno 2001
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