12/4/2007 ore: 10:33
Il governo darà 9 miliardi al turismo
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Pagina 22 - Turismo Gli imprenditori chiedono meno tasse e la lista delle priorità Con una dotazione di 9 miliardi di euro dal 2007 al 2013 il governo Prodi lancia la sua sfida per il futuro del turismo italiano: un budget di spesa, costituito da fondi statali e comunitari, destinato a un piano strategico da condividere con regioni e imprese. ´Abbiamo presentato il budget per una seria strategia che possa garantire la competitività internazionale delle destinazioni turistiche delle varie regioni italiane', ha commentato Rutelli. ´Si tratta di una strada che va condivisa da tutti, per superare le criticità del settore, che necessita di una vera riqualificazione per competere sui mercati esteri'. Rutelli ha quindi replicato alle critiche riguardanti il portale internet e l'osservatorio nazionale del turismo: ´Ribadisco una volta per tutte che per il portale Italia.it non è stato ancora speso un solo euro, poiché è in corso una verifica del piano progettuale presentato a suo tempo, e le valutazioni finali spettano al ministero per l'innovazione, competente in materia. Siamo in una fase sperimentale e il decollo effettivo del portale avverrà solo alla prossima Bit 2008. Circa poi l'osservatorio nazionale, c'è una precisa sentenza della Corte costituzionale che legittima la centralità di questo strumento di monitoraggio e il governo intende gestire l'osservatorio in collaborazione con Unioncamere e con tutti gli osservatori regionali già esistenti, per condividere statistiche e analisi di mercato'. Il vicepremier ha anche annunciato che nelle prossime settimane il gruppo di lavoro, composto dal dipartimento turismo e dal ministero della pubblica istruzione, elaborerà una proposta per riorganizzare il calendario scolastico, che contempli periodi di vacanza diversi nell'arco dell'anno e stimoli la domanda turistica interna verso mete italiane. Proprio quest'ultimo riferimento sembra andare incontro alle osservazioni poste dal presidente di Confesercenti, Marco Venturi: ´È indispensabile destagionalizzare il turismo, ampliando le presenze oltre il periodo estivo. Solo così si può far crescere le imprese, farle aggregare, dotarle di centri benessere, collegamenti internet. Occorrono poi interventi seri per ridurre i costi dell'energia, della tassazione locale, del costo del lavoro'. L'abbattimento delle aliquote fiscali è il punto fermo dichiarato da Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, secondo il quale ´bisogna impegnarsi a riallineare le aliquote che gravano su albergatori, ristoratori e agenti di viaggio, portandole al 7% per le prime due categorie e al 10% per l'intermediazione'. Tra le priorità del nuovo piano strategico, il presidente di Federturismo, Costanzo Jannotti Pecci, ritiene irrinunciabili la rivalutazione degli immobili a destinazione turistica e la strategicità di settori come il turismo crocieristico e la nautica da diporto, oltre all'attuazione del decreto sul settore termale'. Gian Carlo Sangalli, segretario generale della Cna, apprezza l'impegno del governo nell'individuare i problemi del turismo in tempo utile prima della stesura del Dpef. Tuttavia, avverte, ´occorre individuare le priorità attraverso la concertazione'. In particolare, è urgente intervenire, da un lato, sulle infrastrutture aeroportuali e, dall'altro, sulla ricettività, tenendo presente che ´l'Italia non è come gli Stati Uniti perché è fatta di tante piccole e medie imprese alberghiere, che vanno messe in rete per presentare un'offerta di qualità'. Rutelli ha promesso di riconvocare le categorie produttive prima della stesura della nuova Finanziaria. (riproduzione riservata) |