3/12/2002 ore: 11:43
Imola. Dipendenti MercatoneUno in sciopero per il contratto
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sabato sera 30 novembre 2002
CGIL informa a cura della cgil di Imola
Sabato 30 novembre, per l’intero turno di lavoro
Dipendenti Mercatone Uno
in sciopero per il contratto
L’azienda si è sino ad ora dimostrata indisponibile a trattare su importanti temi contenuti nella piattaforma rivendicativa, presentata ad aprile di quest’anno.
E’sciopero nazionale sabato 30
novembre per i dipendenti di
Mercatone Uno, la catena di negozi
specializzata in arredamento
che nel nostro territorio conta
circa 150 dipendenti. Il coordinamento
nazionale dei delegati sindacali
di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl
e Uiltucs-Uil ha proclamato
lo sciopero (l’intero turno di lavoro)
a causa dell’indisponibilità dell’azienda
al confronto su importanti
temi richiesti nella piattaforma
per il contratto integrativo,
presentata alla controparte ad
aprile di quest’anno, e alla mancata
presentazione alle convocazioni
al ministero del Lavoro.
Questi i temi di confronto richiesti
nella piattaforma presentata
da Filcams, Fisascat e Uiltucs:
un corretto sistema di informazioni
e relazioni sindacali; un confronto
costruttivo nei punti vendita
sull’organizzazione del lavoro,
gli orari, le aperture festive e
le domeniche; l’applicazione corretta
delle leggi sulla salute e sicurezza
nel luogo di lavoro; un salario aziendale
variabile in relazione alla produttività e
alla redditività dell’azienda; un accordo
sull’uso dei sistemi di controllo
a distanza; una previdenza integrativa
sulla base dell’accordo nazionale.
«Questo sciopero nazionale di
tutti i dipendenti del Mercatone
Uno è molto importante per i contenuti
basilari ed essenziali della
piattaforma presentata – commenta
Lorenza Giuriolo segretaria
Filcams-Cgil di Imola .
Per quanto riguarda il nostro territorio,
particolare importanza hanno i temi
dell’organizzazione del lavoro,
gli orari, le aperture festive
e domenicali considerando che la
struttura di Toscanella, sia per
quanto riguarda il settore dei mobili
che per quello dell’abbigliamento,
è aperta tutte le domeniche.
E’ quindi indispensabile trovare
un accordo che permetta di
programmare i turni festivi dei lavoratori
e delle lavoratici. Facciamo
pertanto un invito particolare
all’azienda, che tra l’altro ha la
sede direzionale nel nostro territorio,
ad aprire un confronto proficuo
su temi di interesse generale
sia per i lavoratori che per
l’azienda stessa, anche al fine di
migliorare il clima lavorativo in
previsione del periodo natalizio».
Oltre alla proclamazione dello
sciopero del 30 novembre, le tre
organizzazioni sindacali hanno
già riconvocato il coordinamento
dei delegati per giovedì 5 dicembre
al fine di programmare nuove
iniziative nel caso la direzione
aziendale non intenda aprire il
negoziato. «A livello nazionale
stiamo continuando a lavorare
per aprire la trattativa con l’azienda,
ma siamo disposti a continuare
la nostra mobilitazione nel caso
la risposta della direzione
aziendale sia negativa – conclu-de
la segretaria Filcams-Cgil –.
Invitiamo pertanto tutti i lavoratori
e le lavoratrici ad aderire allo
sciopero del 30 novembre per il
raggiungimento di un accordo
che preveda maggior dignità e
diritti ai lavoratori e alle lavoratrici
di questa azienda».
La rubrica della Cgil è a cura di Alice Alvisi