14/6/2006 ore: 10:26
L’occupazione cresce troppo poco in Italia
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Pagina 13 - Economia & Lavoro L’occupazione cresce troppo poco in Italia di Laura Matteucci / Milano ALLARME LAVOROUn esercito di senza lavoro: pi? di 4 persone su 10 sono disoccupate o comunque inattive. In Italia l’occupazione continua a perdere colpi: quest’anno aumenter? dello 0,6% e l’anno prossimo solo dello 0,4%, mentre i ritmi di crescita nel resto dei paesi dell’Ocse segnano un +1,3% per il 2006 e +1,1% per il 2007. Le indicazioni arrivano dall’Employment outlook 2006 dell’Ocse - l’organizzazione economica parigina - il Rapporto sulle prospettive del mercato del lavoro. L’anno scorso la crescita del lavoro in Italia aveva registrato un tasso dello 0,7%. Italia maglia nera anche per l’occupazione dei giovani (siamo al 23esimo posto sui 30 paesi dell’organizzazione), degli over 50 e delle donne: nel 2005 il tasso di occupazione femminile era al 45,3% contro il 56,1% della media Ocse e il 57,8% dell’Europa a 15. Il mercato del lavoro continua ad essere afflitto dalle disparit? regionali, certo ?non un aspetto nuovo?, per? ?il fatto che abbiano continuato ad aumentare nell’ultimo decennio - si legge nel Rapporto - ? sorprendente?. Si va da un tasso da ?pieno impiego? nelle province di Trento e Bolzano alla Calabria, dove oltre un quarto della forza lavoro ? disoccupata. Il quadro ? desolante: crescita economica fiacca, incapace di trainare la creazione di posti di lavoro, popolazione che invecchia mentre la produttivit? cala, risentendo anche dell’aumento dei contratti part-time, e nella maggior parte dei casi si tratta di una scelta compiuta controvoglia dal lavoratore. Le cifre del mercato del lavoro italiano si inseriscono, e dipendono, da un contesto di crescita economica del paese che resta ?debole?, avverte l’Ocse. Dopo un 2005 a crescita praticamente piatta, per quest’anno si stima un +1,4%, e per il 2007 un lievissimo rallentamento al +1,3%. In media l’Europa crescer? del 2,6% sia quest’anno che il prossimo, mentre sull’intera area Ocse il pil 2006 registrer? un +3,1% e nel 2007 un +2,9%. Proprio nel 2007 si prospetta un netto rallentamento del mercato del lavoro, e l’arresto del calo del numero di disoccupati: nel 2005 sono stati pari a 1,9 milioni e rimarranno allo stesso livello nel 2006 e nel 2007. Nel 2006, mentre la disoccupazione dell’area Ocse si attester? al 6,2%, in Italia viagger? sul 7,7%. L’allarme lanciato dall’organizzazione ? chiaro: i paesi industrializzati devono rilanciare urgentemente l’occupazione se vogliono migliorare gli standard di vita e mantenere a galla i sistemi previdenziali. Nel Rapporto, l’Ocse sottolinea che la rimozione delle barriere al lavoro ? una priorit? che si ? fatta pi? stringente davanti all’invecchiamento della popolazione. Importante anche il ruolo della tassazione, che ?andrebbe ridotta in particolare per i salari pi? bassi?. |