Lavoratori interinali conquistano il posto fisso
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Obiettivo Lavoro crea 1162 contratti a tempo indeterminato
La nostra è stata una scelta. Potevamo fare altro. Abbiamo consapevolmente deciso di assumere a tempo indeterminato oltre mille lavoratori ex interinali». Alessandro Ramazza, presidente di Obiettivo Lavoro, il quinto gruppo tra le agenzie del lavoro in Italia (386 milioni di fatturato, 800 dipendenti, presente in sei Paesi), è convinto che la mossa della sua società sarà presto seguita anche da altri, anche perché qualche refolo di ripresa ha cominciato a soffiare e le società interinali sono il primo sensore del vento che cambia. Intan- to, il ruolo di battistrada non gli fa paura. La decisione di trasformare 1.162 lavoratori temporanei in altrettanti lavoratori con il posto fisso entro la fine dell`anno deriva da due normative: dall`applicazione del contratto nazionale di lavoro delle agenzie (articolo 43) e , soprattutto, dall`accordo del 20 aprile tra Assolavoro e organizzazioni sindacali, sul tema dell`estensione degli incentivi alle trasformazioni dei contratti in somministrazione a tempo indeterminato.
La novità è evidente: una delle società considerate, a torto o a ragione, una delle fonti e il simbolo della precarietà ora offre un segnale di assoluta controtendenza, diventando una fucina di posti di lavoro a tempo indeterminato. Degli oltre mille lavoratori che beneficeranno della decisione di Obiettivo Lavoro, 695 operano nel pubblico e 477 nel privato. Per quanto riguarda le figure professionali, 599 sono infermieri e operatori della sanità, mentre gli altri sono distribuiti tra commercio e grande distribuzione, metalmeccanica, edilizia, pulizia, alberghi e ristorazione, Ict e così via. Molti anche gli impiegati in funzioni amministrative. E una mutazione genetica di lavoratori interinali in dipendenti con maggiori sicurezze e stabilità. Il contratto delle agenzie di somministrazione del 2008 prevede un limite alla temporaneità: il lavoratore in somministrazione a tempo determinato ha diritto ad essere assunto a tempo indeterminato dall`agenzia del lavoro dopo 42 mesi di servizio presso la stessa agenzia, anche non consecutivi, che vengono ridotti a 36 mesi nel caso di utilizzo da parte della stessa agenzia presso un`unica azienda utilizzatrice. Il lavoratore così assunto verrà destinato a diverse missioni e nel caso di periodi di non lavoro avrà diritto a un`indennità di disponibilità. L`agenzia dovrà offrire al proprio dipendente occasioni di lavoro congrue professionalmente e contrattualmente, in un raggio non superiore ai 50 chilometri. Le regioni che beneficeranno in misura maggiore della trasformazione sono Lombardia, Piemonte, Campania, Valle d`Aosta e Lazio. «Con questa operazione, che alcuni operatori tendono a sfuggire gestendo in modo disinvolto scadenze e permanenze dei lavoratori somministrati - conclude Ramazza - vogliamo confermare che le agenzie del lavoro sono soggetti di flessibilità ma anche di fidelizzazione dei dipendenti. Se un`azienda tiene una persona per tre anni, la apprezza e non se la lascia
scappare tanto facilmente. È quindi assurdo pensare che un`azienda voglia perdere una risorsa su cui ha investito per un così lungo periodo».