Le Terme di Chianciano verso i privati

Martedí 21 Gennaio 2003
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Le Terme di Chianciano verso i privati SILVIA PIERACCINI
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FIRENZE - Parte la gara per affidare ai privati la gestione delle Terme di Chianciano (Siena), una delle strutture "sanitarie" più importanti del Paese, che negli ultimi anni ha perso smalto, clienti e fatturato. Il bando per la selezione del partner privato, a cui andrà il 70% della futura società di gestione del complesso termale, sarà pubblicato nei prossimi giorni, appena completati gli ultimi passaggi amministrativi: domani l'approvazione del Consiglio comunale di Chianciano, lunedì quella della Giunta regionale toscana. Attualmente Comune e Regione detengono la maggioranza della Terme di Chianciano spa, 5,5 milioni di ricavi nel 2001, 750mila euro di perdita, 47 dipendenti fissi e una emorragia di clienti che si è intensificata nel 2002, anno decisamente opaco per il settore. La privatizzazione segue quella delle Terme di Montecatini (vinta dalla marchigiana Vitawell) e, anche in questo caso, punta a rilanciare una città alberghiera (195 hotel, 14.500 posti letto) che per troppo tempo è vissuta nel ricordo dei fasti degli anni Sessanta, quando le Terme erano gestite dalla famiglia milanese Michetti, ideatrice dello slogan "Chianciano fegato sano", e tra i clienti c'erano personaggi del calibro di Federico Fellini. Il "nuovo corso" sarà affidato a una società di capitali (o a una cordata) che dovrà avere un patrimonio netto contabile di almeno 5,1 milioni. Il bando, messo a punto con la consulenza dell'advisor FidiToscana, non prevede livelli minimi di investimenti (come era accaduto per Montecatini) né di fatturato, e neppure richiede un'esperienza diretta nel settore termale, che rileverà solo ai fini dell'aggiudicazione, effettuata col criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Due le novità sostanziali rispetto a Montecatini: il futuro gestore potrà affiancare all'attività termale quella alberghiera e potrà dare in uso l'acqua termale eccedente o captata ex novo. «Il bando lascia la porta aperta all'utilizzo esteso delle risorse idriche - spiega il sindaco di Chianciano, David Bolici - anche se si tratta di un'ipotesi da concordare assieme alla società immobiliare pubblica che resterà proprietaria degli immobili». Il bando prevede due stadi: entro 45 giorni dalla pubblicazione i pretendenti dovranno presentare la manifestazione di interesse; chi è in possesso dei requisiti verrà poi ammesso alla due diligence. Per ora l'unica cordata che si è dichiarata interessata è quella promossa dall'Associazione albergatori di Chianciano (Federalberghi), che nell'ottobre 2001 ha dato vita alla Albergatori di Chianciano spa, formata per adesso da 70 operatori della zona (interessato ad aderire è anche Leandro Gualtieri delle terme Fonteverde). Albergatori di Chianciano si presenterà assieme alla Banca di credito cooperativo di Chianciano e a un partner industriale che farà da capofila. Intanto lunedì si aprirà la data room per la privatizzazione delle piccole terme di Petriolo e Galleraie, che fanno capo alla Provincia di Siena. In corsa sono la Stb di Gualtieri, Atahotels (Ligresti) e una cordata guidata dalla pistoiese Artemura. |
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