Lecce. Gli imprenditori salentini salvano la Cedis Gum

22 aprile 2004 |
CRONACA LECCE |
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Ventuno filiali potrebbero riaprire i battenti. Aperte le buste: in campo il gruppo Aligros, Eurospin e «Scarlino carni» Gli imprenditori salentini salvano la Cedis Gum La parola ora passa al Ministero del Lavoro. Soddisfatti i sindacati: «Con questa ipotesi si evita lo "spezzatino"»
I dipendenti della catena commerciale ex Gum possono tornare a sperare. Ventuno filiali, chiuse da quasi due anni, potrebbero a breve riaprire i battenti sotto le insegne di due diverse società: l'Aligros, del gruppo "Sviluppo alimentare" e il gruppo «Piramide», formato da Eurospin, Tandoi e Scarlino carni. Tanto perchè il 7 aprile scorso sono state aperte le buste relative alla gara indetta dal commissario giudiziale Antonio De Feo, per l'acquisizione delle strutture commerciali. Pare infatti che le due società in questione, fra le sette partecipanti, siano risultate quelle in grado di fornire le garanzie più ampie, così come richiesto dal bando di gara. «Adesso attendiamo la valutazione del Comitato di sorveglianza del Ministero del Lavoro - spiega Vito Perrone, segretario dell'Ugl - l'unico che deve rendere ufficiali i risultati dell'esperimento di gara. Intanto siamo soddisfatti per questo primo passo, anche perchè non hanno presentato offerte nè la Carrefour, nè la Conad». Il bando di gara prevede la garanzia della conservazione dei livelli occupazionali del personale dipendente, oggi in cassa integrazione straordinaria, per almeno due anni. «Credo che quella che si prospetta sia una soluzione onorevole - ha commentato Giuseppe Zimmari segretario della Uil-Tucs - oltretutto si tratta di imprenditori locali che ricalcano l'originaria impostazione dell'ex Cedis, un'impresa anch'essa locale. In questo modo si evita "lo spezzatino" e le 21 filiali verrebbero divise in due soli tronconi; 13 che andrebbero a un gruppo e 8 all'altro». Intanto sono rimaste fuori dal bando di gara le tre filiali «stralciate» dal commissario nominato dal tribunale di Bari: il "Centro commerciale" sulla strada di San Cesario, la filiale di Lecce 1, nei pressi del cavalcavia di viale Leopardi e la filiale di San Pietro Vernotico, oltre ai magazzini di Galatina. «Queste strutture sono state bloccate dalla società Leasinvest - spiega Vito Perrone - perchè intende rientrare in possesso dei 30 miliardi di lire che aveva concesso in prestito alla ex Cedis». ce. m.
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