Licenziamenti, ma con l'arbitro

|
|
|
Licenziamenti, ma con l'arbitro
Il sottosegretario al Welfare, Sacconi, annuncia che la Finanziaria potrebbe avere un collegato ad hoc sui licenziamenti da risolvere davanti a un arbitro piuttosto che davanti a un giudice.
|
 |
 |
|
ROMA-Potrebbe essere introdotto in un collegato alla finanziaria il potenziamento dell'arbitrato per la risoluzione delle controversie in materia di lavoro ''licenziamenti compresi''. E' quanto afferma il sottosegretario al Lavoro Maurizio Sacconi, a margine di un convegno alla Cisl. Secondo quanto allo studio del governo, l'arbitro ''deve decidere -dice Sacconi- in un tempo breve e certo, secondo equita', piuttosto che sulla base di norme e contratti''.Contro la decisione arbitrale potrà essere fatto ricorso, ma (come per il giudizio in Cassazione) solo per vizi di forma verso la normale giurisdizione. Infine, ''stiamo decidendo -conclude Sacconi - se l'arbitro avrà il potere di decidere sul risarcimento del lavoratore ingiustamente licenziato o sul reintegro nel posto di lavoro''.
Una ipotesi, quella del governo, che non sembra entusiasmare particolrmente il segretario della Cisl, Savino Pezzotta: ''sono anni -dice- che parliamo di arbitrato. Ma l'arbitrato non deve stravolgere il quadro normativo: il riferimento per noi, restano le norme e i contratti''.
(8 NOVEMBRE 2001; ORE 16:20)
|
|
 |
 |
|
|
 |
|
|
 |
|
|
|
Per offrire una migliore esperienza di navigazione questo sito utilizza cookie anche di terze parti.
Chiudendo questo banner o cliccando al di fuori di esso, esprimerai il consenso all'uso dei cookie.
Per saperne di più consulta la nostra Privacy e Cookie Policy