Lottomatica, sì di Tesauro all’opa
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Domenica 6 Gennaio 2002 |
«L’offerta del gruppo De Agostini non modifica la struttura del mercato dei giochi e delle scommesse»
Lottomatica, sì di Tesauro all’opa
Tlc: l’Antitrust chiede il rispetto dei tempi della number portability
MILANO - Via libera dell'Antitrust all'offerta pubblica di acquisto lanciata dal gruppo editoriale De Agostini su Lottomatica, la società che gestisce il gioco del Lotto.
L'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha motivato la decisione di non aprire un'istruttoria considerando che l’operazione «non appare tale da determinare una modifica sostanziale della struttura del mercato interessato». Il gruppo De Agostini non svolge infatti attività nel settore dei giochi e delle scommesse, per cui la conseguenza dell'offerta «consiste nella mera sostituzione di un operatore con un altro».
L'operazione, ha concluso l’autorità guidata da Giusepper Tesauro, non determina quindi «la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sul mercato interessato tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza».
Il gruppo De Agostini aveva già incassato giovedì il disco verde della Consob alla pubblicazione delle integrazioni al prospetto per l'opa necessario dopo la decisione di rilanciare da 6 a 6,55 euro il prezzo offerto per le azioni della società concessionaria del Lotto. Il consiglio di amministrazione di Lottomatica si pronuncerà invece sulla nuova offerte mercoledì 9 gennaio.
Intanto, passando al settore delle telecomunicazioni, l’Antitrust chiede di rispettare i tempi di introduzione della «number portability», cioè la possibilità di cambiare gestore mantenendo lo stesso numero. E il presidente dell’Autorità confida «nel pieno rispetto del termine del 30 aprile 2002» fissato dall'Autorità per le garanzie nelle comuicazioni per la piena operatività del servizio.
L’introduzione della portabilità del numero, scrive il Tesauro in una lettera inviata il 14 dicembre scorso al collega dell'Autorità per le telecomunicazioni, Enzo Cheli, deve «avvenire con tempi rapidi e definiti, nonché tramite l'adozione di soluzioni tecniche che consentano di assicurare un elevato livello quantitativo dei servizi offerti».
Il mercato italiano, rileva infatti l'Antitrust, presenta una condizione «di quasi saturazione, in corrispondenza della quale la clientela acquisita da ciascun operatore è principalmente rappresentata da soggetti che cambiano gestore, piuttosto che da consumatori che non hanno mai usufruito di servizi mobili». Inoltre il mercato «nonostante la presenza di quattro gestori Gsm e l'imminente ingresso di due nuovi operatori Umts, risulta oggi caratterizzato da una forte concentrazione a favore dei primi due operatori, Tim ed Omnitel, ai quali corrispondono oltre l'80% delle linee attivate».
Di conseguenza, sottolinea ancora Tesauro, «l'introduzione della portabilità del numero mobile, risulta uno strumento insostituibile per stimolare la concorrenza, rendere efficace l'entrata di nuovi competitori e, di conseguenza, aumentare il benessere dei consumatori».