Marchionne licenzia un operaio a Termoli
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Ancora scioperi, ancora licenziamenti. Mentre Fiat si appresta a varare da Detroit lo scorporo dell’auto dal resto del gruppo, in Italia continuano a inasprirsi le relazioni industriali. Ieri un altro operaio è stato licenziato. È il quinto in sette giorni. Si tratta di Giovanni Musacchio, trentenne dipendente della Fiat-Powertrain di Termoli e componente dello Slai Cobas di Campobasso. Sette anni fa venne licenziato suo zio per aver affisso una bandiera della pace sulle ringhiere dello stabilimento. Ieri è toccato a lui. Secondo l’azienda, avrebbe sfruttato un permesso concesso per motivi familiari per partecipare alla manifestazione organizzata a Pomigliano d’Arco il 22 giugno.Quandoil62%dei lavoratori del sito campano ha detto sì all’accordo per trasferire la Panda dalla Polonia alla fabbrica napoletana. Alla lettera di licenziamento Fiat ha allegato le foto dell’operaio alla manifestazione apparse su siti e giornali.
Un «atto ignobile», replicano le Rsu della Powertrain. «C’è un certificato medico che spiega tutto. Musacchio è andato in Campania – sostiene lo Slai Cobas - dopo aver assolto i suoi impegni». «Fiat - aggiunge Vittorio Granillo, del coordinamento del sindacato - non riuscendo ad avere consensi, passa alla repressione degli operai e dei sindacalisti». Il sindacato ha annunciato un’azione legale. DENUNCE E MANIFESTAZIONI Anche la Fiom si rivolgerà oggi al Tribunale di Melfi per far riammettere al lavoro gli operai della Fiat Sata allontanati la scorsa settimana con l’accusa di aver ostacolato il percorso di un carrello durante uno sciopero. Pochi giorni fa anche un dipendente delle Carrozzerie di Mirafiori è stato licenziato per aver spedito dalla mail aziendale un messaggio di solidarietà ai colleghi di Pomigliano. «Il comportamento della Fiat - commenta il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina - riporta il Paese indietro al secolo scorso e alimenta un conflitto perdente per tutti».
«Contro i licenziamenti», «per il salario, per i diritti, per il lavoro» e per il mancato saldo del premio di risultato, che l’azienda non vuole concedere, le tute blu Cgil hanno proclamato uno sciopero di due ore per venerdì. Mentre oggi si fermerà per otto ore Termini Imerese, sito che chiuderà nel 2012. Lì adesso si guarda con favore all’arrivo delle auto di lusso dell’industriale Gian mario Rossignolo, che ha già rilevato Pininfarina.Ad ottobre la Fiom farà anche una manifestazione nazionale. In questo marasma oggi il cda di Fiat, che si terrà a Auburn Hills, dovrebbe varare lo spin off: da una parte l’auto, dall’altra il resto del gruppo.