Megamark fa shopping, compra 61 negozi Carrefour
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Il gruppo di Trani acqusisce punti vendita nel Salento
TRANI — Altri 61 punti vendita. Il gruppo Megamark di Trani, specializzato in distribuzione food e no-food attraverso piccoli e grandi supermercati presenti in tutto il Sud Italia, ingrandisce la sua rete acquisendo i punti vendita Carrefour, con una superficie fino a 2.500 metri quadrati, attivi nella penisola salentina, arrivando così a quota 380 negozi. I nuovi punti vendita acquisiti, di cui 30 a insegna Gs e 31 DìperDì, saranno presto rinnovati con l’apposizione delle insegne Megamark : ovvero A&O perinegozi di superficie inferiore agli 800 metri quadrati; Dok per quelli di superficie compresa tra gli 800 e i 1.500 metri quadrati e Famila per quelli superiori ai 1.500. Con l’acquisizione vengono anche assorbiti tutti i dipendenti dei nuovi supermercati, cioè 350, che portano così i lavoratori diretti del gruppo di Giovanni Pomarico a oltre tremila unità operanti tra i punti vendita di Puglia, Basilicata, Molise, Calabria, Campania e Lazio.
Di tutto rispetto anche le cifre dell’acquisizione: complessivamente sono stati investiti 36 milioni di euro per rilevare i 61 punti vendita, cui però andranno aggiunti - secondo le stime del gruppo - altri 10 milioni di euro per il restyling, la programmazione e l’adeguamento all’immagine della catena. Mentre il volume di affari del gruppo, stabilizzatosi nel 2009 a 860 milioni di euro, con l’acquisizione dovrebbe crescere nel prossimo anno almeno di 150 milioni, cioè il fatturato dichiarato dai punti vendita rilevati per l’anno scorso.
Per il gruppo Pomarico l’acquisizione è un passaggio non indifferente, che ne conferma la leadership nella distribuzione meridionale. Da oltre un anno la piattaforma distributiva del gruppo è stata rafforzata, trasferendola da Trani - dove rimane la sede legale del gruppo in via Andria - a Molfetta, nella zona Asi, in cui opera prevalentemente personale in outsourcing. Mentre la politica aziendale è sempre più orientata all’approvvigionamento sul mercato meridionale dei prodotti da commercializzare. «Si tratta - spiega il patron del gruppo, Giovanni Pomarico - di una scelta precisa che è l’unico modo per la Puglia di andare incontro al federalismo fiscale. Difficile poter reggere questa nuova sfida se non si punta sull’economia locale». Non è la crisi dei consumi, evidentemente, a spaventare Pomarico che ha puntato su un nuovo investimento e che punta su una nuova dimensione dei consumi. «La gente - spiega - sicuramente cerca di spendere meno anche per la spesa, ma vuole anche prodotti di qualità e tende a gettare meno nella pattumiera. E’ su questo - conclude - che noi puntiamo».