Milano. Farmacie, ecco il progetto tedesco
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Cronaca di Milano
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La società Gehe ha consegnato al sindaco l’assegno di 251 miliardi per l’acquisto del capitale azionario
Farmacie, ecco il progetto tedesco
Coinvolgimento dei titolari, incremento di personale e servizi di consulenza per i cittadini
É arrivato l’assegno. L’amministratore delegato di Gehe Italia, Sante Fermi, ha consegnato ieri al sindaco Gabriele Albertini la ricevuta di versamento di 251 miliardi, somma che la società tedesca ha pagato per l’acquisto dell’80 per cento del capitale azionario dell’azienda delle farmacie comunali. «Si tratta della migliore operazione di privatizzazione conclusa nel settore della distribuzione farmaceutica al dettaglio - ha dichiarato Albertini - che ha valorizzato appieno il patrimonio economico e strategico delle farmacie comunali, preservando i livelli occupazionali e soprattutto migliorando ulteriormente la qualità del servizio pubblico». «In questo modo - gli ha risposto l’amministratore delegato Fermi - abbiamo l’opportunità di mostrare anche a Milano la validità del nostro progetto di impresa: portare valore aggiunto ai cittadini facendo nuovi investimenti e puntando sulla motivazione del personale in farmacia». Gehe, che ha acquisito fin dai primi anni Novanta aziende farmaceutiche in Francia, nel Regno Unito e in Cecoslovacchia,è approdata nel ’99 in Italia: dal controllo dell’Afm di Bologna (con 36 farmacie in gestione) alle aziende di Cremona (15 farmacie) e Prato (altre 15 aziende). Ma è Milano il piatto forte dell’operazione italiana di Gehe: con 84 farmacie e 2 dispensari, infatti, l’azienda milanese è la più importante in Italia, con un fatturato che, nel 2001, ha raggiunto i 71 milioni di euro. Il programma, presentato contestualmente all’offerta in denaro, prevede «un immediato coinvolgimento dei farnacisti nelle strategie aziendali, affinché possano diventare protagonisti del progetto d’impresa». Gehe si è impegnata a «incrementre il personale » e «entro il 2001 a definire il team di ogni farmacia». Novità in vista anche per i servizi al cittadino: all’interno di ogni farmacia verranno inaugurati i «punti salute», per fornire informazioni e consulenze specialistiche in campo sanitario e farmaceutico. Entro la fine dell’anno verranno avviati un piano di educazione sanitaria e una Carta dei servizi. Per l’anno successivo, invece, partirà il servizio «Pronto salute», per la consegna a domicilio di farmaci ad anziani, disabili e persone disagiate in genere. Infine, d’accordo con le Asl, dovrebbe essere attivato un servizio centralizzato per la prenotazione di visite ospedaliere e ambulatoriali direttamente in farmacia. I soldi sono arrivati. Per i servizi, staremo a vedere.
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E. So |
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 Cronaca di Milano
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 © Corriere della Sera
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