Milano. «Notte bianca, una festa per risvegliare Milano»
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17 giugno 2004
«Notte bianca, una festa per risvegliare Milano»
Il rettore della Bocconi: alla riscoperta di monumenti e bellezze. Scrittori, stilisti e deejay: immagine da rilanciare. Il Comune: occasione da non sprecare
Palchi in allestimento, bande che accordano gli strumenti, cantanti e deejay in arrivo da ogni parte d’Italia, locali e ristoranti che fanno scorta di bibite e vivande, attori che ripassano il repertorio. E i primi milanesi che iniziano a pensare seriamente di rinunciare al weekend al mare per godersi una Milano inaspettata. La «Milano live» che, nella notte bianca di sabato (oltre duecento eventi in cartellone) dalle 14 fino alle 4 di domenica mattina), coinvolgerà il centro e la periferia in spettacoli, concerti, rappresentazioni, competizioni sportive, animazione di strada, arte e cultura. Sale la febbre da notte bianca. Soprattutto per i due grandi concerti che si terranno in piazza Duomo (dalle 22 a mezzanotte e mezza, con le Vibrazioni, Paola e Chiara, Haiducii, Marco Masini, i Pooh, DB Boulevard) e in piazza Duca d’Aosta (dalle 23 alle 4 si alterneranno alla consolle dj di fama internazionale). Ma anche per le letture di poesie lungo i Navigli, per il Cenacolo aperto fino alle 4, l’animazione, il ballo liscio e le canzoni meneghine in periferia, il jazz in piazza san Fedele, i giochi per ragazzi a San Siro, il teatro Nohma di Teresa Pomodoro in strada in via Orcagna (dalle 19), i mezzi di superficie in funzione fino alle 4.30 (il metrò fino alle 2.30), le manifestazioni sportive.
Anche i locali e i ristoranti terranno aperto fino a tardi. Negozi compresi, grazie alla revoca dello sciopero dei lavoratori del commercio minacciato fino all’ultimo dalle rappresentanze sindacali per domani e sabato. «Sulla base delle nuove proposte di Confcommercio - spiega Giorgio Vanoli, segretario generale della Cgil-Filcams Milano - abbiamo ritenuto di sospendere l’agitazione nazionale che non era nata contro la notte bianca ma per protestare contro il mancato rinnovo del contratto. E la questione non è del tutto risolta: siamo ancora in blocco dello straordinario e non concederemo deroghe alle aperture degli esercizi oltre gli orari abituali».
Tira un sospiro di sollievo Giovanni Bozzetti, l’assessore agli Eventi: «Ha vinto la città. Spero che i negozianti capiscano questa opportunità e dimostrino la stessa partecipazione degli organizzatori che hanno interpretato lo spirito della manifestazione».
Aumentano, intanto, le prenotazioni negli alberghi. Anche le tariffe speciali di Alitalia e Airone sembrano aver attratto in città i visitatori. Soddisfatto Lino Stoppani, presidente degli esercizi pubblici milanesi: «I locali e i ristoranti faranno uno sforzo aggiuntivo. Ma abbiamo accettato volentieri l’invito del Comune». Perfino dall’opposizione arrivano i complimenti: «Certo - puntualizza Pierfrancesco Majorino, segretario cittadino dei ds - il programma della notte bianca non è come l’avremmo voluto noi, perché è troppo localizzato in centro e non c’è una copertura adeguata dei mezzi pubblici. Ma averla organizzata è un fatto molto positivo. E anche noi esortiamo i milanesi a vivere la città».
Sostenitore dell’evento anche Carlo Secchi, rettore dell’università Bocconi: «La notte bianca - spiega - può diventare l’occasione per conoscere meglio Milano. Soprattutto per gli studenti stranieri e non milanesi. Perché molto spesso questa città è vista solo come un luogo dove lavorare. Pochi conoscono i suoi lati nascosti. E bellissimi».
Annachiara Sacchi /Cronaca di Milano