17/6/2001 ore: 15:55

Milano."Ripensiamo tutti gli orari, non solo quelli dei negozi"

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Cgil critica con la liberalizzazione del commercio in centro città
"Ripensiamo tutti gli orari, non solo quelli dei negozi"




Dopo le critiche dell'Unione Commercio, la liberalizzazione degli orari e delle aperture dei negozi nel centro cittadino varata ieri dal Comune incassa anche quelle dei sindacati.
A parlare è Fulvia Colombini, della segreteria milanese della Camera del Lavoro.
Perché non vi piace l'ordinanza del sindaco?
«Perché è una totale deregulation. E come capita in questi casi a rimetterci sono i più piccoli, che potrebbero davvero avere ricadute pesantissime. Mentre se ne avvantaggerà la grande distribuzione che, anzi, è sempre in prima linea a chiedere di poter tenere aperto 24 ore su 24, potendo far ruotare i propri lavoratori».
Ma la possibilità di trovare bottega sempre aperta dovrebbe essere un vantaggio per i cittadini, in teoria.
«È vero. Ma non è certo un vantaggio per i dipendenti dei negozi, soprattutto della grande distribuzione, per i quali questa flessibilità si snoda su tutti e sette i giorni della settimana».
I fautori della liberalizzazione degli orari sostengono che, aumentando l'apertura dei negozi, aumentano gli affari e quindi si può creare più occupazione.
«E invece non è per niente vero che ci sia una relazione diretta tra le ore di apertura di un negozio e le vendite, perché più di tanto la gente non spende, nel complesso. Un qualche aumento indubbiamente c'è, ma di scarsa entità».
Le vostre critiche sono solo queste?
«No, ne abbiamo anche una più generale. Ovvero che gli orari della città vanno indubbiamente ripensati, ma tutti, non solo quelli dei negozi. L'ultimo piano regolatore risale alla Giunta Formentini, nel '94. Poi, nessun intervento sugli orari. E invece bisogna parlarne. Tra l'altro, la legge sui congedi parentali permette al sindaco di istituire un tavolo concertativo su questi temi, per discuterne con le parti sociali. È da allora che chiediamo ad Albertini di essere ricevuti, inutilmente».
Che cosa gli direste?
«Che certi temi non vanno affrontati a spezzoni, solo in certi settori. Ridisegnare i tempi della città, che ad esempio permetterebbe anche di diluire il traffico automobilistico, è una cosa da fare, e da fare assieme. Noi sindacati ne discutiamo spesso: giovedì 21 ne parleremo in un forum delle donne della Cgil»
(l.b.)



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