Muore schiacciato dal muletto
Contenuti associati
Mercoledì 27 Marzo 2002 |
Incidente sul lavoro alla ditta “Diffusione teramana” di Mosciano, il giovane era stato assunto da appena un mese
Muore schiacciato dal muletto
Studente-operaio di 22 anni perde la vita a pochi minuti dalla fine del turno
di PIETRO STACCHIOTTI
MOSCIANO - Muore sul luogo di lavoro schiacciato dal muletto che stava guidando. E’ questa la drammatica sorte che ha colpito, ieri mattina, intorno alle 10,15, Walter Di Felice, ventiduenne operaio, ma al tempo stesso studente universitario (era iscritto a Scienze della Comunicazione), residente con tutta la sua famiglia a Colleatterrato ed originario di Lanciano.
Un destino beffardo e crudele visto che il giovane era stato assunto da appena poco più di un mese presso la ditta "Diffusione teramana", in località Rovano, a Mosciano Stazione, di proprietà della famiglia Artoni di Teramo, che distribuisce quotidiani, riviste e giornali alle edicole della provincia.
La vittima, che aveva svolto lavorato di notte, dalle 3,30 alle 10,30 del mattino, stava proprio per terminare il suo turno. Verso le 10,15 il ragazzo era salito sul muletto per scaricare le casse in plastica ormai vuote che poi il giorno seguente sarebbero state di nuovo riempite per le consegne dei giornali alle edicole. Ultimato anche questo ultimo compito, Walter Di Felice stava riportando in garage il mezzo per poi tornare a casa. Invece la morte lo aspettava implacabile. Nella discesa in cemento che porta all’autorimessa aziendale, forse affrontata ad una velocità più sostenuta del solito, il muletto, all’altezza di una piccola curva che c’è in quel tratto, si è improvvisamente girato e poi si è rovesciato su un lato. La copertura superiore del mezzo ha schiacciato la testa della vittima nella sua porzione posteriore. Walter è in pratica morto sul colpo e quando l’ambulanza del 118 dell’ospedale di Giulianova è giunta sul luogo della tragedia, i medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
Negli attimi immediatamente precedenti alla scomparsa del ragazzo, a pochissimi metri di distanza da lui vi erano due suoi colleghi, entrambi però voltati di spalle, e che hanno potuto solo ascoltare le sue drammatiche grida di aiuto pochi frangenti prima che il muletto crollasse a terra. Per accertare le cause dell’incidente, l’ennesimo di una lunghissima serie nera, sono comunque in corso le indagini dei carabinieri della stazione di Mosciano. Ad originare il dramma potrebbe essere stata una grata, sistemata lungo la discesa, forse urtata dalla parte anteriore del mezzo meccanico. Sul posto per la prima ispezione cadaverica il medico legale Pino Sciarra, che ha confermato che la morte del giovane è sopraggiunta per lo schiacciamento del cranio.
La salma da ieri mattina si trova all’obitorio del cimitero di Teramo in attesa che il magistrato, dottor Mancini, dia il nulla-osta alla sepoltura. Le segreterie Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno espresso la propria indignazione e il proprio dolore per l’ennesima morte nei luoghi di lavoro ed hanno indetto per oggi dieci minuti di fermata in ogni luogo di lavoro nel settore.