5/12/2005 ore: 10:55
Napoli. Giacomelli vende la villa in Costiera
Contenuti associati
Pagina Ie IX - Napoli Giacomelli vende la villa in Costiera per 10 milioni E il posto dove sorge è tra quelli intoccabili della Costiera, in località Cannaverde, tant´è che ricade nella zona E3-1A: sottoposta a vincolo di tutela paesaggistico-ambientale, cioè inedificabilità assoluta. Dalla strada statale 163 Amalfitana poco si vede, se non un cancello che delimita la proprietà, ma basta affacciarsi e si notano i lavori. Da mare appare l´intero scenario: una vasca irrigua diventa una lussuosa piscina idromassaggio; ben dodici stanze che spuntano come funghi sotto i tradizionali pergolati in palo di castagno, addirittura anche sotto una piscina. Su un sito internet dove si vendono al modico costo di quattromila euro "week end da favola in luoghi straordinari", c´è questa descrizione: "una vasca idromassaggio è posizionata su una roccia a strapiombo; una sauna è nascosta dietro una roccia che si affaccia su una graziosa insenatura del mare, e poi, un susseguirsi di terrazze panoramiche e una piscina idromassaggio con acqua riscaldata a trenta gradi e una copertura termica per l´inverno". Giacomelli acquistò con due atti notarili del 5 gennaio 1999 e del 30 luglio dello stesso anno l´intera proprietà che si estende su un appezzamento di 8.500 metri quadri. Per dare dignità al tutto, costituì una società denominata "La Torre Saracena 1515 srl", con sede in Porretta Terme a Bologna. In questo lembo di terra, la sua fertile fantasia ha poi creato il resto, rendendo produttivo l´acquisto: fitti settimanali per gente facoltosa che ama la tranquillità e posti unici. E quando poi è arrivato il momento di disfarsi dell´intera struttura realizzata, non ha trovato troppi ostacoli: l´ufficio tecnico del Comune di Maiori si è attivato, e prontamente, in un sol colpo ha rilasciato ben quattro concessioni edilizie in sanatoria (19 luglio 2005). Il costo delle prime tre sanatorie non arriva a 6500 euro. La quarta per un importo di 6.422,76 euro. Eppure, oltre a invocare il condono dell´85 e del ‘94 si è richiamato anche il condono del 2004 (legge 308/04) che al momento in Campania non è ancora operante e applicabile (in attesa della sentenza della Corte costituzionale), per poter definitivamente vendere e incassare. Eppure tra le descrizioni delle pratiche di condono ci sarebbero omissioni di abusi. E nell´atto d´acquisto del ´99 tutto risulterebbe in regola. L´intera operazione appare come una normale transizione di beni, ma la realtà è diversa. Un altro dato: il Comune di Maiori da gennaio a novembre 2005 ha rilasciato soltanto sei pratiche di condono. Le prime due riguardano piccoli interventi, le altre quattro sono inerenti a Giacomelli. La Soprintendenza di Salerno, dal canto suo, non sembra si sia interessata finora alla "Torre di Cesare"; come pure gli altri enti preposti. E nel silenzio totale si è perpetrato così un altro misfatto sulla divina Costiera. Territorio tutelato da leggi finora poco applicate. |