Napoli. Immigrati alle urne: 100 mila in Campania
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FRATELLI D´ITALIA TESSERE E CONSENSO Immigrati alle urne 100 mila in Campania
Il punto in regione dopo le dichiarazioni di Fini Secondo le stime dei sindacati sono oltre 125 mila E il loro è un voto "pesante": ecco la mappa PATRIZIA CAPUA
La tessera del partito o di un sindacato è per tanti di loro un mezzo per sentirsi un passo più avanti sulla strada dell´integrazione. Come Hendwi Said, immigrato della Giordania, iscritto sia ad Alleanza nazionale che all´Ugl, il sindacato di destra. Alla Festa tricolore di Sant´Agata dei Goti, dove Hendwi vive da 10 anni, il suo ristorante «L´antro di Alarico» aveva sempre il tutto esaurito. Immigrati alle urne, ha detto il leader di An, Gianfranco Fini. Se l´idea andasse in porto, il primo test elettorale al Sud potrebbero essere proprio le amministrative di Napoli, della prossima primavera, più le elezioni in un certo numero di comuni della provincia. Nel luglio scorso gli immigrati di Aversa, che ha 671 regolarmente iscritti all´anagrafe (più un migliaio di irregolari) sono stati chiamati ad eleggere il trentunesimo candidato del consiglio comunale. Imitiaz Ahmed, pakistano di 39 anni, ci sperava. Una carica simbolica, ma per questo carica di significato. Il giorno delle elezioni, però, a votare non si è presentato quasi nessuno. L´Ugl di iscritti, secondo la stima forse un po´ sbilanciata del segretario regionale Salvatore Ronghi, ne conta 30 mila, «compresi i nuclei familiari». Qualche decina ce li ha Forza Italia, dice Francesco Maione. «Abbiamo cominciato nel ´95 con la Cisnal - spiega il sindacalista, a difendere i diritti degli extracomunitari. Sotto quelle insegne nel ´96 il primo corteo. Quante resistenze...». Nel direttivo provinciale li rappresenta Jamali Mustafà, un marocchino arrivato a Napoli 19 anni fa e lavora come impiegato in uno studio legale. «Agli immigrati offriamo servizi, assistenza - spiega Ronghi - anche per una semplice richiesta di certificati e cerchiamo anche di aiutare gli irregolari ad ottenere i permessi di soggiorno». L´agenzia Ecotour , per esempio, organizza viaggi verso i paesi d´origine degli extracomunitari, attraverso ricerche di mercato individua i prezzi migliori, contratta fino all´ultimo euro che si può risparmiare e firma le convenzioni. Cinquemila per difetto gli iscritti alla Cgil di Napoli. Jamal è il loro portavoce, ha costruito una rete tra il sindacato e le associazioni di volontariato. Wioletta Sardyko, 39 anni, polacca di Opotow, tra le città di Cracovia e Varsavia, sarà eletta nella segreteria della Filcams Cgil di Napoli. Per due anni, con la cooperativa sociale Dedalus, ogni notte ha girato i quartieri di Napoli per assistere le prostitute. «Un incontro di cinque minuti con voi, mi dicevano - racconta - ti fa sentire una donna normale». Sono circa 300 gli aderenti alla Uil. La «mamma» di tanti aderenti al sindacato guidato a Napoli da Anna Rea è un infaticabile ingegnere elettronico sbarcato dall´Angola, Aladino Miguel Josè, 43 anni, numero due dell´associazione Unit. «Di fatto è diventato il suo lavoro» dice Ernesto Festa, «e nella nostra sede dell´Immacolatella Vecchia è un punto di riferimento per tanti stranieri e per le istituzioni locali». Oltre 11 mila alla Cisl (Napoli e Campania) che con l´Anolf, associazione nazionale oltre le frontiere, copre tutte le province campane con un direttivo composto da un rappresentante per ogni comunità. Mohammed Sadi, immigrato del Marocco che a Napoli dirige la struttura, era al convegno del Cnel e ha ascoltato il discorso di Fini sul voto agli immigrati. «Non ci ha lasciato entusiasti. Dice che i tempi sono maturi ma bisogna andarci cauti. Comunque se la proposta è vera, ben venga». Prove di partecipazione politica degli extracomunitari le hanno fatte i Ds con molto anticipo sugli altri. Abo, un ragazzo somalo, ha fatto parte per un anno della segreteria regionale del partito, che ne ha iscritti un migliaio e Susan Fataier, della comunità palestinese, per due anni nella segreteria provinciale. A luglio è partita la campagna nazionale «Fratelli d´Italia», manifesti con volti di ragazzi africani che vogliono essere cittadini italiani a pieno titolo.
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