25/10/2002 ore: 9:31
Napoli. Vendita alloggi e negozi ex risanamento: è scontro sulle cifre
Contenuti associati
patrimoni immobiliari VENDITA DI ALLOGGI E NEGOZI EX RISANAMENTO: è SCONTRO SULLE CIFRE FRA INQUILINI E PROPRIETà
| ||||||||||||||||
Sunia-Pirelli Real Estate: botta e risposta | ||||||||||||||||
IL FATTO Sunia, Confesercenti e Filcams minacciano di scendere in piazza contro la vendita del patrimonio immobiliare ex Risanamento (ottocento negozi e tremila alloggi), oggi di proprietà della società Iniziative Immobiliari del gruppo Pirelli. Ieri l’annuncio durante la conferenza stampa organizzata presso la sede napoletana della Cgil. Secondo il Sunia i prezzi richiesti per l’acquisto sono troppo alti. Ma Pirelli ribatte: il 90 per cento dei negozi venduti nella prima tranche di cessioni è stato acquistato dagli stessi condutori a condizioni di favore grazie a un patto con l’Ascom. Lunedì 28 ottobre in prefettura confronto sulla vendita dei negozi con le organizzazioni di categoria. |
||||||||||||||||
di Dario Ferrara | ||||||||||||||||
Vendita del patrimonio immobiliare ex Risanamento: Sunia, Confesercenti, Sos Impresa, Filcams Cgil e coordinamento inquilini sono sul piede di guerra e promettono di scendere in piazza. Gli immobili in vendita sono oltre tremila alloggi e ottocento negozi oggi di proprietà della società di Iniziative Immobiliari (partecipata da Pirelli & C. Real Estate), localizzati fra corso Umberto, piazza Garibaldi, l’Arenaccia e il Vomero. «Siamo pronti a organizzare una manifestazione di protesta - spiega il segretario napoletano del Sunia Antonio Giordano intervenendo ieri alla conferenza stampa organizzata presso la sede partenopea della Cgil -. I prezzi richiesti per l’acquisto di negozi e alloggi — sostiene il sindacalista — sono molto al di sopra dei valori di mercato». Pirelli & C. Real Estate ribatte snocciolando i dati: il 17 ottobre si è conclusa la cessione della prima tranche di negozi, il 90 per cento dei quali venduti agli stessi conduttori grazie a un accordo siglato il 23 aprile scorso con Ascom Confcommercio Napoli, in virtù del quale gli esercenti hanno ottenuto uno sconto del 15 per cento sul valore di mercato (determinato dal valutatore indipendente Andersen Corporate Finance) e un finanziamento che ha coperto fino al 90 per cento dell'importo necessario all'acquisto, trasformando praticamente il canone di locazione in una rata di mutuo. «L'accordo con Ascom — riflette Giordano - è un pacchetto di finanziamenti che potrebbe anche andar bene, ma non di fronte a questi prezzi d'acquisto». «Si rischia la scomparsa di negozi storici del corso Umberto», sostiene il segretario partenopeo di Filcams Cgil Rosario Stornaiuolo. Che aggiunge: «Gli ottocento esercizi commerciali in vendita danno lavoro a circa tremila persone». Il 70 per cento dei negozi venduti nella prima tranche di cessioni effettuate da Iniziative Immobiliari, precisa il gruppo Pirelli, è stato acquistato a meno di 250.000 euro, vale a dire 500 milioni di vecchie lire. Nel primo semestre dell’anno, fra l’altro, Pirelli & C. Real Estate ha venduto frazionatamente in tutta Italia oltre millesettecento proprietà immobiliari.E che ha già compiuto esperienze del genere a Roma con gli oltre quattromila alloggi di Unima in pieno accordo con i sindacati degli inquilini. Intervenendo alla conferenza stampa Tiberio Sauro, vice presidente di Confesercenti Napoli, smorza i toni delle recenti dichiarazioni in cui adombrava il rischio di manovre speculative e infiltrazioni della malavita. «L'ho chiarito al prefetto e durante l'audizione davanti alla commissione Antimafia — spiega Sauro, che è anche presidente regionale di Sos Impresa -. Non ho riscontri oggettivi, altrimenti mi sarei rivolto alla magistratura. Non voglio fare allarmismo, ma bisogna vigilare contro eventuali ipotesi di riciclaggio di capitali illeciti». Lunedì 28 ottobre il prefetto di Napoli Carlo Ferrigno incontrerà le associazioni di commercianti e artigiani per un confronto sugli ottocento esercizi commerciali in vendita. «Il tavolo di confronto deve tornare a essere unitario con rappresentanti di inquilini e commercianti», chiede il coordinamento inquilini ex Risanamento guidato da Olga De Angelis. «Il presidente della Giunta regionale Antonio Bassolino deve assumere la regia delle trattative e il Comune dev'essere più energico», sottolinea il segretario del Sunia napoletano Antonio Giordano, che sottolinea anche la necessità d’interventi per la messa in sicurezza degli edifici. Immediata la replica dell'assessore partenopeo al Patrimonio Ferdinando Balzamo: «Il Comune è attento al patrimonio ex Risanamento e anche per noi il tavolo di confronto deve tornare unitario». E sul vertice di lunedì in prefettura il vice presidente di Confesercenti Sauro precisa: «Dovevamo accettare l’invito al confronto ma porremo come questione pregiudiziale l’allargamento del tavolo ai sindacati degli inquilini». Per l'acquisto degli alloggi ex Risanamento la Regione offrirà contributi agli inquilini meno abbienti: sono stati stanziati 13 milioni di euro con l’articolo 27 della legge 16/2002 che offre contributi agli inquilini che acquistano alloggi nell’ambito di vendite frazionate di complessi residenziali unitari. Ma il bando per accedere ai fondi non è stato ancora pubblicato dall’ente di Santa Lucia. |
||||||||||||||||
|
||||||||||||||||