19/11/2007 ore: 11:59
Oggi sciopero nei supermercati
Contenuti associati
COMMERCIO Oggi sciopero nei supermercati ma la spesa non è a rischio: prepararsi però a code in cassa I supermercati e le grandi catene riunite nella Federdistribuzione assicurano però che i negozi rimarranno aperti con il personale sufficiente per garantire il servizio (nelle coop non c'è pericolo, la trattativa prosegue). Più che trovare i cancelli chiusi, il vero disagio per i consumatori potrebbe quindi essere quello di dove fare i conti con file più lunghe del solito alle casse, aperte probabilmente a ranghi ridotti. L'obiettivo dei sindacati è di «sensibilizzare i cittadini perché i salari minimi del settore sono di 1.000 euro al mese. Vogliamo dare dignità al lavoro». La richiesta è di un aumento edio di 78 euro al mese. ****
È quanto chiedono oggi ai cittadini i lavoratori del commercio, in sciopero per il contratto. L'astensione dal lavoro è stata proclamata da Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil per l'intera giornata in seguito alla rottura delle trattative per il rinnovo del contratto, scaduto ormai da un anno. Una rottura che non ha precedenti e che fa parlare i sindacati di "nuova Confcommercio", sia per lo scontro durissimo ingaggiato sul contratto, sia per la scelta di non firmare il Protocollo del 23 luglio scorso. «Il metodo adottato da Confcommercio per bloccare il negoziato - spiega una nota sindacale - ha dell'incredibile. Anziché venire all'incontro per discutere la piattaforma, ci ha presentato un comunicato stampa nel quale diceva "no" all'accordo del 23 luglio e "no" alle nostre richieste. Il protocollo del 23 luglio 2007 non l'ha sottoscritto perché non condivide i miglioramenti apportati sulle pensioni, sul mercato del lavoro, sulle coperture previdenziali per i lavoratori precari e a tempo determinato, sulla cassa integrazione e sulle indennità di disoccupazione. La nostra piattaforma la respinge perché "troppo costosa", cassando senza appello una richiesta di 78 euro per i prossimi due anni, giusto il necessario per tutelare il potere d'acquisto. È evidente che Confcommercio cerca una rivincita rispetto al contratto di tre anni fa e alle conquiste fatte allora sul part-time, apprendistato, contratti a termine. Ma questa linea va respinta». ***
L'invito a non fare lo shopping La battaglia delle commesse - e di tutti gli addetti del settore commercio e terziario - è la stessa dei metalmeccanici: il rinnovo del contratto nazionale di lavoro che porterebbe a un incremento dei bassi salari. Alla richiesta di rinnovo dell'accordo, in Friuli Venezia Giulia (a differenza di tutte le altre regioni italiane) oggi i dipendenti aggiungono la protesta contro la normativa regionale sugli orari e sulle aperture domenicali. In mattina è prevista una manifestazione unica regionale davanti al municipo di Udine. |