Palermo. I market ex Standa al gruppo Romano
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20 dicembre 2002 |
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LA TRATTATIVA Dall´azienda nissena offerta alla Comart per rilevare i 20 punti vendita siciliani I market ex Standa al gruppo Romano
Le vecchie Standa alimentari potrebbero presto passare in mani siciliane. Dopo la suddivisione del gruppo in due catene commerciali, con l´acquisto del ramo tessile da parte di Oviesse e dell´alimentare da parte delle società Comart e Marketing Sud del gruppo Cedi Puglia, è in arrivo un´altra mini rivoluzione nella distribuzione alimentare organizzata. La gestione di Cedi Puglia ha prodotto nel giro di due anni e mezzo un deficit di 500 milioni di euro tra crediti con le banche e forniture non pagate. Nonostante la procedura fallimentare in corso il gruppo tenta di restare a galla con la proposta di concordato presentata a Bari. Intanto si fanno avanti possibili acquirenti. In ballo ci sono 65 punti vendita fra Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia, regione in cui si à già fatta avanti il colosso Carrefour. Nelle 20 sedi siciliane - tre a Palermo, sette a Catania, dieci a Messina, una a Trapani - subentrerebbe la Cds spa, che fa capo al gruppo nisseno dei Romano. Un´azienda familiare gestita dal 1974 da Massimo e Umberto Romano. I due, una decina d´anni fa, anni fa hanno iniziato ad acquisire nella Sicilia orientale supermercati di piccole e medie dimensioni, fino a controllare circa 52 punti vendita con le insegne Max supermercati. A Palermo la società ha già acquisito dalla Sma-Rinascente le filiali di via Rocco Jemma, via Santissima Ausiliatrice e Carini. Per il primo anno di gestione in affitto delle filiali siciliane la Cedi Puglia ha avanzato una richiesta di 10 milioni di euro. E poi? «Con il sistema della due diligence - spiega Pietro La Torre, segretario generale della Uiltucs-Sicilia - l´azienda che prende in carico lavoratori e locali per un anno nomina anche uno staff di consulenti che devono valutare l´effettivo valore di mercato dell´investimento sulla base dei ricavi e detraendo i debiti pregressi. Insomma, chi rileva con questo meccanismo si impegna a rilanciare ma non si accolla tutti i debiti». |