Palermo: La Regione ha detto sì; negozi aperti nei festivi
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La Regione ha detto sì negozi aperti nei festivi Ma sull'ok finale litigano Serio e il Consiglio Palermo riconosciuta "città d'arte", il Comune stabilirà le modalità
ISABELLA NAPOLI
VIA libera dalla Regione al riconoscimento di Palermo fra le «città d'arte» e, quindi, alla liberalizzazione degli orari e delle aperture dei negozi in tutta la città. Il decreto è stato firmato ieri dall'assessore regionale al Commercio, Bartolo Speranza, che aveva ricevuto parere positivo dalla riunione dei rappresentanti delle nove Province regionali, tenutasi ieri in assessorato, e dall'Osservatorio regionale la scorsa settimana. Ora la parola passa al commissario straordinario del Comune, Guglielmo Serio, che convocherà le associazioni di categoria per concordare il calendario delle aperture. Resta da stabilire chi sia legittimato a fornire un indirizzo sulla programmazione degli orari. La legge regionale sul commercio dice che la competenza alla programmazione degli orari degli esercizi commerciali spetta genericamente al Comune, rinviando al decreto legislativo 142 del 1990. «Questo decreto si riferisce alla programmazione degli orari di tutte le attività, comprese quelle commerciali - spiegano dall'assessorato regionale alla Cooperazione - compito che spetta al Consiglio comunale. In pratica, però, nei Comuni che richiedono il riconoscimento, è il sindaco a stabilire le deroghe all'obbligo di chiusura nei festivi, di concerto con le associazioni di categoria». Chi ha sposato quest'ultima interpretazione della legge è lo staff legale dell'amministrazione comunale. «È il sindaco, in quanto organo che ha proposto la richiesta - dice Gaetano Armao, consulente giuridico del commissario Serio - a pianificare le aperture con un'apposita ordinanza dopo aver sentito le associazioni di categoria e i sindacati». Di contrario avviso la Confesercenti, che si è sempre espressa contro un'indiscriminata applicazione della deregulation a favore della grande distribuzione. «Il Consiglio comunale ha già approvato all'unanimità una mozione per mantenere il numero delle aperture domenicali a dodici, compresi i festivi - sostiene Giovanni Felice, segretario provinciale della Confesercenti - e il commissario dovrà attenersi a questo indirizzo». La liberalizzazione, quindi, potrebbe anche rimanere sulla carta, diversamente da quello che avviene nelle altre regioni a statuto ordinario dove la legge lascia libero l'esercente, nelle città d'arte, di aprire quando vuole. «Ritengo che il percorso seguito dal commissario Serio sia corretto - dice Roberto Helg, presidente di Confcommercio Palermo - Si tratta adesso di stabilire regole valide per tutta la città. A questo punto, infatti, potrà essere rimesso in discussione anche il regime di libera apertura nei festivi nelle fasce costiere, dato che la dichiarazione di "città d'arte" riguarda l'intero territorio». In attesa della convocazione delle associazioni di categoria da parte del commissario straordinario, la grande distribuzione associata alla FaidFederdistribuzione preme per ottenere alcune deroghe alla chiusura prima dei saldi estivi. «Ho convocato i presidenti delle categorie di Confcommercio - aggiunge Helg - per valutare la possibilità di presentare una richiesta di deroga all'Annona per sabato 2 giugno, giornata festiva in cui i negozi dovrebbero rispettare la chiusura».
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