Palermo. Negozi aperti anche domenica
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Il Tar accoglie il ricorso di quattro grandi catene della distribuzione il caso Negozi aperti anche domenica
ISABELLA NAPOLI
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VIA libera all'apertura domenicale per ventuno esercizi della grande distribuzione. La decisione è stata presa dal Tar che ha accolto ieri i ricorsi presentati da quattro grandi catene commerciali contro il provvedimento del Comune che vieta ai commercianti di alzare le saracinesche fino a domenica 24 marzo. Potranno rimanere aperti dalla prossima domenica tutti i negozi che hanno presentato ricorso: la società K&K con i due punti vendita Centro Olimpo di via dell'Olimpo e Center Gross di via Pietragliata, la Mediconf con il centro Bucalo di via Ugo La Malfa, il punto vendita Ferdico di via Tommaso Natale e tutti i supermercati della catena MarGiesse. I ricorsi, presentati dai legali Salvatore Raimondi e Giuseppe Bonanno, si fondavano su una serie di argomentazioni che smantellano ad una ad una alcuni presupposti dell'ordinanza. «Il provvedimento è stato preso semplicemente prendendo atto di un presunto accordo fra le associazioni di categoria - spiega Raimondi - come se si potessero trasferire a loro interamente le funzioni pubbliche di competenza dell'amministrazione. Dai verbali delle riunioni, inoltre, risulta che una vera e propria intesa non è mai stata raggiunta». Ed è proprio questo fra i motivi addotti dai legali, che ha determinato l'esito positivo del ricorso. «Il collegio ha accolto la richiesta di sospensiva perché il provvedimento presentava una carenza di motivazione - spiega Calogero Adamo, presidente della II sezione - in quanto adottato al termine di una riunione da cui non è emerso alcun accordo». Resta ancora in bilico, per la prossima domenica, la sorte degli altri esercizi commerciali anche se il Comune, che non ha difeso con i propri legali il provvedimento, sembra incline a rivederlo. «Aspetto di esaminare le motivazioni della sentenza - dice Giacomo Terranova, assessore alle attività produttive del Comune - ma è chiaro che è stato introdotto un precedente che invita a un'attenta riflessione. Anche gli altri negozi, infatti, potrebbero ricorrere e avere via libera all'apertura». Le prime reazioni alla vittoria della grande distribuzione non si sono fatte attendere. «Va fatta giustizia per le fasce costiere - dice Roberto Helg, presidente di Confcommercio- anche se fra i ricorrenti ci sono pure negozi che ricadono all'interno del territorio cittadino e quindi credo che il Tar abbia valutato che ormai Palermo è tutta città d'arte. Per il resto della città, mi impegno a trovare un accordo con la grande distribuzione per un calendario più esteso di aperture che coniughi anche le esigenze della piccola distribuzione e i diritti dei lavoratori». Giovanni Felice, segretario provinciale della Confesercenti, sottolinea: «La battaglia non è finita perché ricorreremo al Consiglio di giustizia amministrativa e se la sentenza prende a fondamento il decreto Palermo città d'arte chiederemo con maggiore forza la revisione di questo provvedimento». |


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