11/7/2001 ore: 12:12

Pensioni, verso l’addio al limite di età

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Pensioni, verso l’addio al limite di età

Il governo studia l’abolizione del tetto. Cofferati: niente tagli o sarà scontro. Spunta il ticket su ricoveri e ricette

      ROMA - Il governo apre il confronto con le parti sociali su previdenza, sanità e flessibilità del lavoro. Tra le ipotesi allo studio figurano la cancellazione dell’età pensionabile obbligatoria, l’estensione a tutti del metodo di calcolo contributivo per le pensioni, e il possibile ritorno dei ticket su ricoveri ospedalieri e ricette. Ma i sindacati fanno muro. In particolare il leader della Cgil, Sergio Cofferati, avverte il governo: «Se il Dpef (Documento di programmazione economica e finanziaria n.d.r.) dovesse contenere provvedimenti mirati a tagliare la spesa sociale, a cominciare dalle pensioni, la nostra risposta sarà ferma e decisa». Oggi il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti cominceranno il giro di consultazioni con sindacati e industriali per illustrare i contenuti del Dpef (il Documnto sarà approvato e presentato al Parlamento il 16 luglio).


      VIA I TETTI DALLE PENSIONI - Il sottosegretario all’Economia, Manlio Contento, ha confermato che il governo «sta studiando» una serie di innovazioni in tema di previdenza. La più importante riguarda la liberalizzazione dell’età pensionabile. L’idea di fondo è: chi ha maturato i requisiti per la pensione, può rimanere in servizio (non è ancora chiaro se verrà comunque fissato un limite), senza pagare i contributi e, naturalmente, conservando il pieno diritto a riscuotere la rendita quando lo deciderà. Nello stesso tempo il governo conferma che procederà all’aumento delle pensioni minime fino a un milione (probabilmente in due anni). Nel pacchetto ci sarà anche l’abolizione del divieto di cumulo: chi è in pensione potrà svolgere un’attività autonoma senza dover restituire all’Inps, come accade ora, il 50% della rendita. Inoltre il governo vuole accelerare i meccanismi previsti dalla riforma Dini, estendendo, in particolare, il sistema di calcolo contributivo della pensione a tutta la platea dei lavoratori (per chi è già a riposo non cambierà nulla). Infine l’esecutivo spinge sulla previdenza complementare: potrebbe essere dimezzata l’aliquota fiscale dell’11% che oggi grava sui fondi pensione. Ma Cgil, Cisl e Uil chiedono di avviare prima con la verifica sui conti e poi discutere degli eventuali interventi. Il sottosegretario del Welfare, Alberto Brambilla, ha risposto in serata che il governo farà leva sulla «concertazione con le parti sociali». La Cgil, comunque, chiede che si discuta anche di come sbloccare l’utilizzo delle liquidazioni (trattamento di fine lavoro, tfr) per far partire la previdenza integrativa.


      L’OMBRA DEI TICKET -
      Previsti risparmi anche sul versante della sanità. Ieri il ministro Girolamo Sirchia, nel corso di un incontro con i sindacati dei medici, ha accennato a possibili interventi sulla spesa. Tra le ipotesi figurano la reintroduzione dei ticket sulle ricette (si parla di 3 mila lire), un contributo fisso per i ricoveri ospedalieri (10 mila lire per brevi degenze, 50 o 100 mila lire per quelle più lunghe). La proposta di Sirchia, però, deve passare al vaglio dell’Economia, dove per esempio c’è il sottosegretario Giuseppe Vegas contrario al ripescaggio dei ticket. Quasi certa, invece, la reintroduzione di un tetto massimo per la spesa in farmaci e per il personale.


      COLLOCAMENTO LIBERO - Nel Dpef troverà spazio anche la definitiva liberalizzazione del collocamento privato. In sostanza le agenzie di lavoro interinale potranno incrociare domanda e offerta di impiego, sostituendosi di fatto agli uffici di collocamento pubblici ormai svuotati di significato. Inoltre sono in arrivo ulteriori sgravi contributivi per i contratti part-time.


      SCONTRO SULLA TREMONTI - Il governo vuole estendere le agevolazioni sugli utili reinvestiti anche agli asili nido predisposti dalle imprese. Ma la legge cardine del pacchetto dei 100 giorni è al centro della protesta dell’Ulivo. Oggi in Commissione Finanze al Senato l’opposizione sfrutterà tutti i cavilli regolamentari per ostacolarne il cammino. Il centrosinistra chiede di conoscere i contenuti del Dpef prima di esaminare i provvedimenti di politica economica.
G. Sar.


Economia


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