18/4/2005 ore: 12:19
Per il turismo religioso è già «effetto Vaticano»
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sezione: TURISMO- pagina 17 Per il turismo religioso è già «effetto Vaticano» Le prenotazioni in aumento del 20% Il settore resta in controtendenza, mentre il business dei viaggi soffre. «Il turismo religioso è un segmento di mercato di grande rilevanza con un giro d'affari stimato ormai in oltre 4,5 miliardi di euro — commenta Andrea Giannetti, presidente di Assotravel —. La scomparsa di Giovanni Paolo II ha già incrementato la domanda verso l'Italia. Stimiamo tale incremento nell'ordine del 20% per quel che riguarda il flusso che passa attraverso tour operator ed agenzie di viaggio. Tale incremento si farà sentire per tutto il 2005. È inequivocabile l'importanza del turismo religioso per l'industria turistica italiana» . Secondo le ultime stime il movimento turisticoreligioso registra almeno 25 milioni di " pellegrini" l'anno di cui un buon 30% stranieri. Sono circa 4.500 tra santuari e monasteri i luoghi in Italia toccati dai viaggi della fede; ben 500 monasteri e strutture religiose hanno disponibilità ricettive secondo il Touring club. In hotel si contano almeno 120mila stanze ( sulla base dei dati Mercury Federalberghi). Per Trademark l'Italia batte la Franciacon 35 milioni di turisti l'anno contro 30. «Il settore cresce — afferma Graziano Debellini, presidente del gruppo alberghiero Tivigest —. In questi giorni sono stati raggiunti livelli eccezionali in varie località, in Italia ( Padova e Loreto) e fuori, come Lourdes». «Registriamo già un incremento della domanda intorno al 20% — aggiunge Paolo Cupoletti, alla guida del tour operator Avvenimenti, vicino a Cl —. Importante la ripresa dei viaggi in Terra Santa ma è in grande crescita il flusso turistico legato ai movimenti religiosi, che animano raduni, convegni e viaggi. La domanda di turismo religioso è in piena trasformazione». Il raccordo tra turismo religioso e culturale si va facendo sempre più stretto. La Cei, grazie anche alle risorse messe a disposizione dal Governo italiano, sta promuovendo lo sviluppo di una rete di siti museali religiosi. L'Amei ( l'associazione dei musei ecclesiatici) conta un network di 936 musei religiosi, di cui 820 di proprietà ecclesiastica. Numerose le realtà leader collegate alle Diocesi, come la Duomo viaggi a Milano, la Brevivet di Brescia o la Ovet di Bergamo che ha siglato di recente un accordo con la Robintur ( gruppo Coop). |