22/11/2004 ore: 10:15
Per pensioni e contratti non ci saranno i «tagli» del Tesoro
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TASSE E FINANZIARIA Per pensioni e contratti non ci saranno i «tagli» del Tesoro
Le risorse per il taglio delle tasse del 2005 che Siniscalco illustrerà questa settimana ai leader della maggioranza, probabilmente dopo una riunione istruttoria dei tecnici di partito, arriveranno essenzialmente dal rinvio delle rate del condono edilizio, dal blocco del turn-over e delle assunzioni a tempo determinato nella pubblica amministrazione, da altri tagli alla spesa dei ministeri e probabilmente dalla revisione degli acconti sulle tasse dovuti da contribuenti, banche e concessionari della riscossione. Tra le misure che il ministro sta valutando potrebbe esserci anche un aumento delle imposte indirette e una stretta sui fondi per gli investimenti nel Mezzogiorno. Dentro questo ventaglio di misure, che hanno un valore complessivo superiore a 8 miliardi di euro, quindi più che sufficiente per coprire il nuovo modulo degli sgravi, «la scelta - ribadiscono i collaboratori di Siniscalco - spetterà ai politici». Dal rinvio al 2005 della seconda e della terza rata del condono edilizio deriveranno 2 miliardi. Si tratta di un’ una tantum , quindi una copertura temporanea, che dovrà essere sostituita nel 2006 con altri interventi di bilancio. Il decreto per lo slittamento delle rate, che conterrà anche altre misure per la correzione dei conti pubblici del 2004, è pronto e dovrebbe essere varato questa settimana dal Consiglio dei ministri. Da un’ulteriore stretta sui consumi intermedi dei ministeri, fatta eccezione per la Difesa, dovrebbero arrivare almeno 6-700 milioni di euro. L’abbattimento delle aliquote Ire dovrebbe poi autoripagarsi, attraverso l’impulso dato al pil e al gettito, per altri 700 milioni.
bollo e di registro da adeguare all’inflazione. Altrettanti arriverebbero da un aumento degli acconti a carico dei concessionari della riscossione. Per il 2005, insieme alle nuove aliquote, potrebbe scattare anche un aumento delle percentuali di acconto Ire e Irap. Altre risorse deriverebbero dall’obbligo per Poste e Cassa Depositi di corrispondere un acconto sugli interessi dei conti correnti. Misure già previste nel decreto sui conti 2004, che verrebbero prorogate. Nel pacchetto Siniscalco, infine, anche la più classica delle misure «correttive», l’aumento dell’accisa su tabacchi e sigarette, che frutterebbe 600 milioni l’anno.
Mario Sensini
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