30/7/2004 ore: 12:18
Pescara. Lavoro nero, in estate è boom
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PESCARA. C’è chi paga al nero. Chi paga metà di quanto dichiarato in busta paga. C’è quello che non versa contributi, e chi ne versa metà. C’è poi chi non versa l’assicurazione. I tipi di lavoro nero o grigio sono tanti, ma la vittima è una sola: il lavoratore. Per sensibilizzare su questo problema i sindacati di categoria del Commercio, turismo e terziario (i settori che presentano la più alta indicenza di lavoro irregolare soprattutto in estate) Cgil-Filcams, Fisascat-Cisl e Uil-Uiltucs promuovono la campagna «Senza diritti nessuna identità» (il titolo è ripetuto in quattro lingue sdul volantino), contro il lavoro nero e irregolare. In tre località costiere, Giulianova (largo Dalmazia), Ortona (piazza della Repubblica) e Pescara (piazza Primo Maggio), domani e sabato, dalle 21, saranno distribuiti questionari per invitare soprattutto i giovani a «mettere in luce» gli aspetti più bui del loro lavoro. Nel questionario (ne saranno distribuiti 3.500 assieme a 1.500 bandane) vengono fatte domande sul rapporto di lavoro, le modalità di pagamento, i diritti goduti (ferie, permessi, ecc), ma anche sulla conoscenza da parte dei lavoratori delle norme previste dai contratti nazionali di lavoro. «In Abruzzo», hanno spiegato Antonio Terenzi della Filcams Cgil e Nicola Cieri della Uiltucs Uil, «su 605 aziende visitate nei primi sei mesi di quest’anno dall’Ispettorato del lavoro, sono stati riscontrati 154 casi di lavoratori in nero, 19 dei quali minori, cioè di età inferiore ai 14 anni. La stessa Cgil Abruzzo ha raccolto oltre 180 vertenze nel primo semestre del 2004: il 70% delle pratiche interessano i settori del commercio, turismo e servizi. Di questo 70% più della metà riguarda casi di lavoro nero». Cifre che testimoniano una vera e propria emergenza che non si supera, dicono i sindacati con la repressione ma con la prevenzione. Il fenomeno esplode soprattutto in estate e lungo la costa, con lavori stagionali che - secondo i sindacati - quasi mai rispettano quanto previsto dai contratti nazionali. «Il Comune di Pescara», ha aggiunto Terenzi, «ha stipulato un protocollo con un consorzio di operatori turistici che rilascerà un “bollino blu” agli stabilimenti che rispettano le norme sull’inquinamento acustico. Perchè non legare la certificazione anche al rispetto dei contratti?». Cieri ha anche illustrato un protocollo d’intesa che i sindacati stanno definendo con la società «Abruzzo lavoro», con le associazioni imprenditoriali e con alcuni Comuni costieri, come Pescara, Silvi e Francavilla, per monitorare e tenere sotto controllo il fenomeno del lavoro nero. |