2/1/2006 ore: 12:37
Più turismo per Pirelli Re con Valtur
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Per il gruppo milanese la prima acquisizione nel settore: preso il 35% di quattro villaggi per 103 milioni La società guidata da Carlo Puri Negri (la conclusione è prevista entro marzo 2006) deterrà una quota del 35%, in linea con il proprio modello di business che prevede investimenti con quota di minoranza. Si tratta della prima acquisizione nel settore del turismo e punta alla valorizzazione delle strutture esistenti, alla fornitura di servizi e dove è possibile (il centro di Ostuni è immerso in una vasta area verde) anche all’espansione dei villaggi. A questo proposito sono previsti 12 milioni di investimenti entro due anni: 50% a carico del fondo e 50% da parte di Valtur che continuerà a occuparsi della gestione dei villaggi, a fronte di un contratto di locazione della durata di 18 anni rinnovabile per altri nove. La prima acquisizione, anche se la scelta di Pirelli Re di affacciarsi al mondo più glamour (ma un po’ in crisi) del turismo non è nuova. La società è in trattative (da alcuni mesi) per acquisire il Forte Village di Santa Margherita di Pula, uno dei resort più «in» d’Italia (sette alberghi, 170 bungalow, 10 piscine) e spera che il nuovo anno porti in dote il mega villaggio sardo. Dopo il boom della Costa Smeralda la Sardegna è tornata nel mirino delle attività immobiliari. Pirelli Re ha in cantiere per il 2006 la riqualificazione di un’area nel Golfo Aranci (più residenziale che turistica). E lo stesso Puri Negri l’estate scorsa ha ammesso di essere pronto ad acquisire una catena alberghiera da rilanciare, qualora ve ne fosse una in vendita. Dove? La società punta all’acquisizioni sia di strutture esistenti nel Sud d'Italia sia di aree da sviluppare. Oltre alla Sardegna, in Puglia, Campania e Sicilia. Il gigante immobiliare, nel novembre scorso, ha fatto inoltre il suo ingresso (con un 25%, al pari di Banca Intesa, gruppo Marcegaglia e gruppo Ifil) nel capitale di Turismo & Immobiliare (che detiene il 49% di Italia Turismo, il restante 51% è pubblico e appartiene a Sviluppo Italia). Con l’obiettivo di valorizzare aree pubbliche. E il futuro? Il gruppo milanese (che prevede di chiudere il 2005 con un risultato operativo di circa 185 milioni di euro) nel prossimo triennio punta a una crescita del 10-15% all’anno: scommettendo su una diversificazione degli investimenti all'estero, in particolare in Germania (dove è stata siglata una joint venture con il gruppo Kronberg) e nei paesi dell'Europa dell'Est (a partire dalla Polonia in joint venture con Bank Pekao); ma anche sullo sviluppo dei non performing loans (crediti a rischio) e del franchising. Antonia Jacchia
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