Portieri 2. In arrivo un contratto innovativo
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ItaliaOggi (Proprietà Immobiliare) Numero 232, pag. 51 del 1/10/2003
Continuano tra Confedilizia e Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UilTucs-Uil le trattative sul Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti da proprietari di fabbricati, scaduto il 31 dicembre 2002 e non ancora rinnovato. Le parti sociali sottolineano fin da ora l'impronta di novità che contraddistinguerà il nuovo testo contrattuale: si profila all'orizzonte l'imminente approvazione di un contratto rinnovato e svecchiato, sempre più rispondente alle moderne esigenze dei portieri e dei loro datori di lavoro e con aspetti di indubbio miglioramento. Nel futuro sempre più portinerie potrebbero essere ´gestite' da marito e moglie grazie al lavoro a coppia. È quanto evidenziano la Confedilizia e i sindacati Filcams Cgil, Fisascat-Cisl e UilTucs-Uil, impegnati in questi giorni nel rinnovo del contratto collettivo di settore. Il contratto di lavoro ripartito, denominato anche job sharing, è quel contratto in forza del quale due lavoratori si impegnano a svolgere la stessa prestazione lavorativa, ripartendosi tra di loro lo svolgimento del lavoro e godendo di una retribuzione in misura percentuale alle prestazioni da ciascuno erogate. Tale forma contrattuale ben può essere scelta da marito e moglie, cosa questa che nella prassi spesso accade senza alcuna regolamentazione e con enormi ed evidenti rischi sia per il datore di lavoro, che ha assunto uno solo dei coniugi e si avvale giocoforza anche del lavoro dell'altro, sia per il lavoratore. Nuovo spazio, nuova importanza e anche nuova formulazione avrà dunque il lavoro a coppia. La Confedilizia e Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UilTucs-Uil hanno sottolineato in un comunicato congiunto che il job sharing è un utile strumento di flessibilizzazione dell'orario di lavoro, proficuo sia per il datore di lavoro (che si vede garantita una maggiore intensità e produttività nel lavoro, con riduzione al minimo degli effetti deleteri delle assenze) sia per gli stessi lavoratori (cui garantisce una gestione libera dei tempi di vita e di lavoro, soprattutto se la scelta viene fatta, come già detto, in ambito familiare). Le trattative tra Confedilizia e Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UilTucs-Uil proseguono per il calcolo del recupero dell'inflazione. Nelle more del rinnovo contrattuale si ricorda che il datore di lavoro è tenuto a corrispondere al proprio dipendente, dal 1° aprile 2003, la relativa indennità di vacanza contrattuale. Detta indennità cesserà di essere corrisposta dalla data di applicazione dell'accordo di rinnovo del contratto. La Confedilizia e Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UilTucs-Uil hanno inoltre rivolto un invito ai proprietari e agli amministratori di condominio ad attendere il rinnovo del contratto in questione e a non farsi porre fuori strada da iniziative alternative che potrebbero essere illegittime ed esporre i datori di lavoro anche a richieste di risarcimento danni. |