7/6/2004 ore: 11:57
Rivoluzione ai vertici di Adecco
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data: 2004-06-05 - pag: 30 autore: BALDUINO CEPPETELLI |
Rivoluzione ai vertici di Adecco La svolta decisa per recuperare credibilità - Tra i big candidati al consiglio Francis Mer e Jürgen Dormannn |
John Bowmer, che lascerà l’incarico a fine mese (il 29 giugno si terrà l’assemblea degli azionisti), ma che resterà comunque all’interno del gruppo come consulente fino al maggio 2005. Per Bowmer tuttavia il rimpasto del cda non ha nulla a che vedere con una sorta di "caccia alle streghe". Si tratta, ha dichiarato, di proteggere la società, indebolita dopo i continui rinvii del bilancio 2003 (da ricordare che quest’ultimo è stato presentato solo all’inizio del mese e che ha evidenziato un utile netto in crescita del 26% a 305 milioni di euro e un fatturato in calo del 5% a 16,3 miliardi di euro). «Dobbiamo voltare pagina» ha concluso Bowmer, cercando personalità indipendenti. Egli stesso non beneficiava di questa caratteristica, visto che era stato presidente della direzione di Adecco prima di essere nominato nel cda. Quanto agli altri cambiamenti, partiranno molti dirigenti e della vecchia guardia resteranno solo il co-fondatore del gruppo, nonché azionista principale, Philippe ForielDestezet e Philippe Marcel. Tra i nuovi arrivi si fanno nomi altisonanti. La società ha proposto come nuovi membri del Consiglio molti "big", tra cui Jakob Baer (attuale Ceo di Kpmg Switzerland), Jürgen Dormann (Ceo e a.d. di Abb), Francis Mer (ex ministro francese delle Finanze), David Prince (già direttore finanziario della Cable & Wireless), Peter Ueberroth (imprenditore e membro del consiglio Coca Cola). Insomma, si tratta di una svolta energica per il gruppo come del resto si evince anche dalle parole di Jerome Caille, chief executive di Adecco: «Abbiamo chiuso un capitolo difficile». Questo rimpasto generale accolto positivamente da analisti e esperti di mercato. «Si tratta di un passo importante e nella giusta direzione» ha detto Rudi Buxtorf, fund manager alla Coutts Bank Switzerland, ricordando comunque che ci vorrà del tempo per rimettere a posto le cose e che il prezzo del titolo continua a essere sottovalutato. Positiva anche l’accoglienza della Borsa svizzera, dove ieri le azioni Adecco hanno recuperato il 2,57% a 63,80 franchi. Quanto ai conti del primo trimestre — peraltro in linea con le previsioni degli analisti — Adecco ha annunciato ieri un utile netto di 30 milioni di euro, il 51% in meno dello stesso periodo dell’anno scorso; una flessione attribuita alla debolezza del dollaro e soprattutto agli oneri di competenza del periodo (36 milioni di euro) legati ai problemi contabili emersi nella divisione statunitense; gli oneri complessivi sono stati calcolati a 100 milioni, di cui 6 sono stati già contabilizzati nel bilancio 2003 (il rimanente verrà spalmato nei prossimi trimestri). L’utile operativo è sceso da 113 a 96 milioni di euro di 59 milioni (da 112), mentre il fatturato è sceso dell’1% a 3,807 miliardi di euro (in valuta locale tuttavia il dato risulta in crescita del 4%). |