Roma. Accordo: la domenica negozi aperti
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Venerd? 15 Febbraio 2002 |
Intesa con sindacati e associazioni imprenditoriali. Il Sindaco: ?Abbiamo coniugato le esigenze dell’economia con la qualit? della vita?
Accordo: la domenica negozi aperti
Shopping per tutto l’anno nel Centro storico, a Ostia e nelle aree delle basiliche
di CLAUDIO MARINCOLA
Il Campidoglio apre le porte al commercio. Via libera allo shopping domenicale tutto l’anno nel centro storico e per otto mesi nel resto della citt?. L’accordo che trasforma Roma in una delle metropoli pi? aperte d’Europa ? stato siglato ieri e avr? durata triennale. In calce al documento la firma del sindaco Veltroni e dell’assessore Valentini, dei sindacati confederali e delle associazioni imprenditoriali, Confcommercio, Confesercenti, Faid e Lega Cooperative. Tutti seduti ieri pomeriggio intorno allo stesso tavolo, nella Sala rossa, per annunciare la fumata bianca.
La possibilit? di alzare le saracinesche durer? tutto l'anno nella cosiddetta ?citt? d'arte?, ovvero nel centro storico allargato, ad Ostia e alle aree delle Basiliche: San Pietro, San Paolo, San Giovanni, San Lorenzo e Santa Maria Maggiore. Nel resto della citt? la facolt? di aprire i negozi la domenica passer? dagli attuali 5 a 8 mesi, il massimo concesso dalla legge Bersani per la tipologia "citt? turistica" nella quale ? compresa tutta Roma, senza distinzione di quartiere, via o piazza.
Una delle novit? di questo accordo ? che i negozi ora potranno restare aperti anche per tutta l'estate, anche nelle domeniche di luglio e agosto. Una misura pensata per favorire il turismo, ma che servir? anche a contrastare le chiusure selvagge.
?La nostra linea - ha detto Veltroni - ? coniugare le esigenze dell'economia con la qualit? della vita, sviluppando quella che ? la grande vocazione della Capitale: citt? d'arte, del turismo e della cultura. Lo schema che abbiamo trovato va bene a tutti: ai cittadini che avranno a disposizione pi? servizi, ai sindacati per la ricaduta occupazionale alle imprese commerciali. Inoltre non mi sembra un particolare trascurabile che aprire o chiudere sar? una scelta facoltativa?.
La nuova disciplina scatter? subito, per la citt? d'arte - centro storico, Ostia e aree basilicali - gi? dalla prossima domenica. Per tutte le altre zone la prima "domenica open" sar? il 24 marzo, quella immediatamente prima di Pasqua. La nuova normativa prevede che le aperture potranno infatti andare dall'ultima domenica di marzo (Pasqua esclusa) fino a tutto ottobre, compresi anche luglio e agosto. Poi ancora per tutto dicembre e nella seconda domenica di gennaio che coincide con il giorno successivo all’apertura dei saldi. Non si potr? aprire la domenica, invece, a novembre e poi a gennaio e febbraio e fino all'ultima di marzo. I negozi resteranno chiusi, invece, in alcuni giorni di festa: 1 maggio, 25 aprile, Pasqua e Pasquetta, Natale, Santo Stefano, San Pietro e Paolo, 2 giugno e Capodanno.
?? un accordo che non esito a definire storico - ha sottolineato l'assessore al commercio Daniela Valentini - perch? le nuove regole dureranno per tre anni, dando certezze e stabilit? al settore. Nel contempo, avvieremo anche un osservatorio per controllare il fenomeno del lavoro non regolare e sull'abusivismo commerciale?.
Proprio questi due aspetti sono stati al centro della concertazione. Chiuso un tavolo infatti se ne far? un altro per garantire il rispetto delle regole e degli impegni. Il presidente della Confcommercio di Roma, Cesare Pambianchi ha insistito molto su questo aspetto: ?Allo sforzo del settore deve corrispondere un impegno del Comune per aumentare i servizi, a cominciare dai trasporti?.
?Abbiamo trovato una importante intesa soprattutto sulla suddivisione del territorio interessato alle aperture - ha spiegato il presidente della Confesercenti di Roma Antonio Nori - e posto riparo a quanto accadde lo scorso anno quando fu firmato un accordo e rigettato il giorno dopo. Ora tutti dovranno rispettarlo?. Cgil, Cisl e Uil hanno sottolineato l'efficacia del metodo della concertazione e delle ricadute occupazionali della decisione: ?Per i furbi non ci saranno pi? alibi?.