Roma, domani tutti in piazza contro la Bolkestein
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venerdì 14 ottobre 2005
Pagina 13 Economia & Lavoro
Roma, domani tutti in piazza contro la Bolkestein
Giornata di protesta contro la direttiva europea: convegno alle 9.30 in Campidoglio e alle 15 corteo da piazza Esedra
Contro la Direttiva Bolkestein, che prevede di allargare il mercato unico europeo alle attività dei servizi, sabato a Roma si terranno un convegno e una manifestazione che riuniranno i rappresentanti degli enti locali, delle associazioni, dei movimenti e dei sindacati, oltre a molti parlamentari. Il convegno si terrà alle 9.30 nella Sala Giulio Cesare in Campidoglio, mentre nel pomeriggio, alle 15, un corteo partirà da piazza Esedra.
Alle iniziative, che si svolgeranno in concomitanza con la giornata di mobilitazione europea “Stop Bolkestein & Stop Gats”, aderiscono anche i Ds. Una delegazione dei partito, composta da dirigenti nazionali e da parlamentari europei, parteciperà all’iniziativa organizzata da varie associazioni a Roma il prossimo 15 ottobre. «Il gruppo del Pse al Parlamento Europeo, di cui la delegazione DS è parte - spiega una nota della Direzione nazionale - ha espresso contrarietà alla direttiva e ha posto con forza l'esigenza di ottenere una direttiva capace di coniugare liberalizzazione e coesione sociale. L'Europa ha assolutamente bisogno di procedere al completamento del mercato interno e taluni servizi - prosegue il comunicato della Quercia - debbono essere liberalizzati (si pensi ad esempio alle libere professioni) perché utili ai consumatori ed al sistema economico e produttivo. Tuttavia l'ottenimento di tale direttiva non può avvenire a scapito dei diritti e con politiche di “dumping sociale” che, anziché realizzare politiche di coesione, tendono a distruggerle. È su questa base che il gruppo parlamentare produrrà tutti gli sforzi necessari in Parlamento Europeo».
Nel frattempo venti senatori dell’opposizione - primi firmatari Gigi Malabarba (Prc), Cesare Salvi ( Ds) e Nando Dalla Chiesa (Dl) - hanno sottoscritto un'interrogazione al presidente del Consiglio e al ministro degli Esteri per chiedere conto delle dichiarazioni del ministro La Malfa in sede Ue per l'applicazione unilaterale della Direttiva Bolkestein da parte dell'Italia.
«Definendo “servizio” qualsiasi attività erogata verso il pagamento di un corrispettivo economico - spiega Marco Bersani, presidente dell’associazione Attac - la Direttiva Bolkestein ricomprende anche i sevizi pubblici, come la scuola. Si tratta di un provvedimento devastante, perché destruttura il mercato del lavoro e azzera le prerogative delle organizzazioni sindacali».
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