13/9/2002 ore: 12:50

Roma, girotondo per duecentomila

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  14 settembre



13.09.2002
Roma, girotondo per duecentomila

di 
Caterina Perniconi


 «Non ho nessuna intenzione di fare il politico di professione. L'ho già detto diecimila volte, lo dico per la diecimilaeunesima volta». È l'unico commento di Nanni Moretti all'articolo che sarà pubblicato oggi da «l'Espresso» nel quale si ipotizza la nascita di un partito dei Girotondi. «C'è chi giura che la lista Sacher sia già allo studio e si riunirà a fine settembre - si legge nel settimanale - e potrebbe fare il suo esordio alle europee del 2004». I rappresentanti dei centomovimenti negano seccamente quest’affermazione e fanno sapere che il loro è soltanto un «tentativo di dare respiro ad una sinistra che stava soffocando, vogliamo sostenere i partiti, non sostituirli».
Smentisce anche Paolo Flores d’Arcais, «si tratta di una non-notizia -afferma il direttore di MicroMega- senza fondamento alcuno. Nessuno ha intenzione di fondare partiti. L'incontro di fine settembre era stato proposto da MicroMega all'inizio di giugno, quando i girotondi sembravano conoscere un momento di pausa, proprio per parlare di eventuali iniziative autunnali. È talmente superata dai fatti che probabilmente sarà disdetta anche formalmente. Spiace che troppi giornalisti - si rammarica infine Flores d'Arcais - continuino a parlare di volontà e velleità di fondare partiti, quando sono settimane che rispondiamo sistematicamente che si tratta di ipotesi totalmente fantasiose, inesistenti e campate per aria». Questa mattina il direttore di MicroMega aveva detto agli studenti de La Sapienza: «Sabato saremo duecentomila!»
Risposta emblematica alla richiesta d’adesione dagli universitari romani. Più di trecento persone questa mattina erano riunite alla facoltà di scienze politiche per assistere all’incontro con Paolo Flores d’Arcais e Michele Santoro. «Il periodo che stiamo attraversando è quello dedicato alla sessione autunnale d’esami e siamo molto contenti del numero di persone che abbiamo riunito» dice un rappresentante degli studenti. Emerge anche da quest’assemblea, organizzata in tre giorni, la sensibilità degli universitari ai temi scottanti dei nostri giorni. Lo scopo dell’incontro di oggi era quello di discutere di giustizia, libertà d’informazione ma anche dei problemi degli studenti. Le associazioni universitarie si sono trovate in pieno accordo con le idee dei girotondini ed hanno deciso di presenziare tutti uniti alla manifestazione di piazza San Giovanni. «L’importante per noi ragazzi -afferma uno studente- era allargare la protesta di sabato anche alle nostre richieste e dimostrare la volontà di questa generazione di uscire dall’ombra in cui la società l’ha confinata cercando di acquistare nuovi diritti». Aderirà alla protesta anche l’Unione nazionale degli studenti (UdS) perché pensano che il loro impegno quotidiano di educazione alla legalità sia in profonda collisione con il progetto politico di chi governa il nostro paese.
Michele Santoro ha presentato il movimento agli studenti romani come una nuova unione contro il sabotaggio della democrazia: «Sabato ci sarà una grande saldatura tra chi ha lottato per la tutela dell'articolo 18, chi per l'informazione, chi per la legalità - ha detto il giornalista - ed anche se i vettori del movimento non sono interni all'Università, come era invece un tempo, i giovani danno sicuramente una mano». Nel corso dell' incontro è stato fortemente criticato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sia per la direzione impressa al governo sia per la sua posizione di magnate della comunicazione. Critiche sono state rivolte anche al presidente del Senato Marcello Pera «per la sua flessibilità esasperata», ad alcune scelte del centro-sinistra quando governava il Paese ed al segretario di Rifondazione Comunista, Fausto Bertinotti «perché si schiera a difesa di diritti che esistono già senza considerare quelli necessari alle nuove generazioni».
Il leader del movimento dei professori fiorentini Francesco Pardi ha tenuto una conferenza stampa ieri a Firenze insieme a Vincenzo Striano, presidente dell'Arci Toscana, per annunciare che sabato nella capitale saranno presenti ben oltre 10mila toscani. «Tutto ci dice che riempiremo piazza San Giovanni -afferma il docente- milioni di persone sentono che in Italia sulla giustizia la situazione è drammatica, perché qualcuno vuole assicurare l'impunità solo ai potenti». Confermate anche 20mila presenze dall’Emilia Romagna.
Aderiscono alla manifestazione anche gli scrittori Manuel Vazquez Montalban e Luis Sepulveda, i cantanti Milva e Piero Pelù, il regista Gabriele Salvatores e l’architetto Massimiliano Fuksas da Londra, mentre l’altro architetto italiano di fama mondiale Renzo Piano ha firmato l’appello del maestro Claudio Abbado.




   

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