Roma. Manifestazione blocca Viale Trastevere

Vivere Roma |
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(Del 28/11/2002 Sezione: Vivere Roma Pag. 5)
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PROTESTA DEI LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI DELLA SCUOLA |
Manifestazione blocca Viale Trastevere Va in tilt il traffico in tutto il centro
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Visto dall´alto doveva fare impressione, ieri, il centro di Roma. Da Termini fino a Trastevere, dall´Olimpico a Testaccio, la città era completamente bloccata da migliaia di auto incolonnate una dietro l´altra con i vigili urbani fermi a ogni semaforo che tentavano - con grande difficoltà - di sbrogliare l´intrico di lamiere clacsonanti. Causa di tanto caos è stato il sit-in di protesta di quasi mille lavoratori addetti alle pulizie nelle scuole. Hanno bloccato il traffico in Viale Trastevere, davanti al ministero dell´Istruzione. I vigili hanno dovuto chiudere tutto il Viale dal lungotevere - anche il ponte che porta a via Arenula - fino a piazza Ippolito Nievo, comprese tutte le vie d´accesso alla zona. Un disastro per i migliaia al rientro dal lavoro. Il traffico è completamente impazzito e l´aria è diventata irrespirabile per la concentrazione di auto ferme con il motore acceso. La manifestazione ha anche mandato in tilt il sistema dei trasporti urbani della zona, bloccando, ha reso noto l'Atac 530 corse di autobus e lasciando a piedi circa 65.000 viaggiatori. L'azienda ha sottolineato che il costo della protesta è stato di 150mila euro, pari all'importo delle retribuzioni del personale rimasto in servizio a bordo dei mezzi che non hanno potuto circolare. Ma oltre al caos, la manifestazione di ieri ha anche portato altri disagi. Ci sono stati infatti momenti di tensione durante il sit-in. Un ragazzo - un manifestante - è stato colpito da una bottiglia lanciata dai suoi compagni contro le forze dell´ordine schierate fuori dell´ingresso del Ministero. Anche un agente è rimasto lievemente ferito alla fronte. «Abbiamo individuato un gruppo di facinorosi - spiega il capo della Digos di Roma, Gabrielli - e abbiamo cercato di contenere i danni. Tuttavia sono stati bruciati almeno 15 cassonetti e non potevamo nemmeno intervenire in modo deciso perchè tra i manifestanti ci sono moltissime donne e bambini». Gabrielli e alcuni ufficiali dei carabinieri di servizio alla manifestazione dicono di non sapere nulla a proposito della denuncia di una donna che racconta di essere stata minacciata con una pistola: «Un agente in borghese, che ha mostrato il tesserino da carabiniere, mi ha puntato la pistola contro, dicendomi `levati di qui, voi napoletani siete tutti bastardi - racconta la donna, Ida Cicco, 42 anni - ho denunciato subito quello che è accaduto a un ispettore di polizia che ha verbalizzato. L'uomo - aggiunge- è sceso da un´auto che in quel momento non riusciva a passare. Mi ha mostrato il tesserino e ha tirato fuori l'arma. Poi è risalito in macchina e se ne è andato». La protesta è stata indetta dai lavoratori socialmente utili della Campania impiegati per le pulizie nella scuola, giunti ieri nella capitale per manifestare contro l'emendamento alla Finanziaria che taglia i fondi per il settore e potrebbe portare, secondo i sindacati, al licenziamento di 16.000 addetti in tutta Italia, 1.700 dei quali nel Lazio e 6.300 a Napoli. Ieri mattina, come ha riferito il segretario generale della Filcams Cgil di Roma e Lazio Luigi Corrazzesi, la protesta era stata organizzata davanti al ministero del Tesoro in via XX settembre dove si erano radunati gli Lsu del Lazio, mentre davanti al ministero dell´Istruzione in viale Trastevere i manifestanti erano tutti campani e qui il sit-in si è protratto fino a tarda serata, bloccando il traffico in viale Trastevere ed in via Bernardino da Feltre. I sindacati del settore, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs chiedono che la presidenza del Consiglio avvii un coordinamento fra i ministeri del Tesoro, del Welfare e dell'Istruzione per la soluzione del problema e la presentazione di un emendamento alla Finanziaria che riporti nei conti dello Stato i 300 milioni di euro destinati al finanziamento delle aziende che utilizzano lavoratori socialmente utili per la pulizia nelle scuole. «Senza questi soldi - ha dichiarato Corrazzesi - migliaia di persone a Natale saranno senza lavoro, perchè le aziende titolari degli appalti hanno già avviato le procedure di licenziamento previste dalla legge. Nel Lazio sono quasi duemila le persone che rischiano il posto».
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MARA MONTANARI |
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