29/6/2007 ore: 11:48
Roma. Sciopero selvaggio al «fast food»
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Che cosa è successo? La Cgil chiede la revoca del licenziamento di una rappresentante sindacale con 16 anni di servizio, «senza aver mai avuto un richiamo disciplinare ». Secondo il sindacato, la donna sarebbe colpevole solo di aver voluto «rappresentare e tutelare i diritti dei lavoratori », denunciando «il pessimo clima nelle cucine, il cattivo funzionamento dell'aerazione, la mancata formazione agli apprendisti e sulla sicurezza, il totale disinteresse nell'applicazione delle norme, la forte carenza di organici». E — ancora — la Filcams Cgil ha sottolineato come da tempo sia in atto un confronto con l'azienda su problemi come «le forti pressioni psicologiche finalizzate all'aumento della produttività » e altre situazioni di mancato rispetto dei contratti e del diritto del lavoro. Il sindacato, se non verrà trovata subito una soluzione, minaccia «scioperi e astensioni improvvise dal lavoro, in qualsiasi orario e in qualsiasi ristorante ». Mc Donald's per adesso tace. Nessuna risposta ufficiale. «Forse qualcosa non funzionerà al meglio, ma mettiamo in regola tutti i lavoratori, offriamo loro un'opportunità, la reazione del sindacato è eccessiva. Perché non vanno contro chi sfrutta gli immigrati in nero», commenta il responsabile di uno dei fast food capitolini
Pa. Fo.
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