Roma. Vigilantes senza regole: licenze revocate a due istituti
ROMA
 |
 |
17 dicembre 2002
La linea dura decisa durante un vertice in prefettura su straordinari e condizioni di sicurezza
|
Vigilantes senza regole: licenze revocate a due istituti
Due revoche e cinque sospensioni. È la linea dura imboccata dal prefetto Emilio Del Mese nei confronti degli istituti di vigilanza che non rispettano norme e contratti. Sugli abusi nel settore ieri pomeriggio si è tenuto un vertice a palazzo Valentini. E dopo un’ora di confronto il prefetto ha comunicato ad Athos De Luca, esponente della Margherita, e a Vincenzo Del Vicario, segretario del sindacato autonomo Savip, di aver firmato i sette provvedimenti, la notifica dei quali è già in corso. Gli istituti di vigilanza coinvolti resteranno senza licenza per diverse irregolarità. Mancato rispetto delle norme di sicurezza, doppi turni che hanno costretto alcune guardie giurate a lavorare fino a 18/20 ore consecutive, violazione della legge che vieta l’intermediazione di manodopera, evasione dei contributi all’Inps sono gli abusi accertati da Del Mese. Tipo, gravità e durata hanno determinato la scelta fra revoca e sospensione delle licenze. «Riteniamo positivo l’esito dell’incontro - commenta De Luca -. Speriamo che ora si cambi rotta. Noi continueremo a collaborare con la prefettura e la questura affinché sia ripristinata la legalità». Soddisfatto anche Del Vicario: «Abbiamo ottenuto ciò che volevamo. Il prefetto - prosegue il sindacalista - ha anche garantito la salvaguardia dei posti di lavoro». Il problema della tutela dell’occupazione è stato discusso perché, in passato, gli istituti di vigilanza subentrati a quelli colpiti dalla revoca hanno licenziato in massa le guardie giurate. Questa volta invece Del Mese interverrà per impedire che i dipendenti siano messi alla porta. «Un impegno importante», dice il segretario del Savip. Il vertice di ieri è stato sollecitato da De Luca e Del Vicario in seguito al rapporto dell’Ispettorato del lavoro, che tra il 2001 e il 2002 ha controllato 29 istituti di vigilanza (su 38) e interrogato 261 guardie giurate (su 7.500). Nel corso dei controlli sono emerse le irregolarità riscontrate anche dal prefetto: «Il superamento delle dieci ore giornaliere, con punte di 14/15, è risultato abituale», hanno scritto gli ispettori. Gli istituti di vigilanza sono stati multati di 25 mila euro, oltre ai due milioni e 700 mila euro da versare all’Inps per i contributi evasi. In cinque casi sono partite «note informative» per la procura della Repubblica: il reato, intermediazione di mano d’opera.
|
 |
Lavinia Di Gianvito
|
 |
 Cronaca di Roma
|
|
Per offrire una migliore esperienza di navigazione questo sito utilizza cookie anche di terze parti.
Chiudendo questo banner o cliccando al di fuori di esso, esprimerai il consenso all'uso dei cookie.
Per saperne di più consulta la nostra Privacy e Cookie Policy