Scuole, solo un colpo di spugna
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Manutencoop si è detta disponibile a fare ricorso alla "banca . ore", una sorta di tempo scorta, per poter far fronte all`emergenza pulizia nelle scuole. Ma per i sindacati, che avevano chiesto il ripristino del servizio così come era a dicembre prima del cambio di appalto, non basta. «Malgrado ci sia la legge di stabilità che garantisca la copertura finanziaria fino al 28 febbraio, Manutencoop non ha voluto accettare di garantire il servizio così come era a dicembre.
Ora aspettiamo domani per vedere cosa succederà all`incontro in Prefettura, e se la situazione non si sblocca proclamiamo lo sciopero» dice Daniele Zennaro della Uiltrasporti Veneto che ieri, assieme ai colleghi Margherita Grigolato della Filcams Cgil Veneto, Maurizia Rizzo della Fisascat Cisl Veneto e Emanuele Cantini per Ugl Veneto ha partecipato all`incontro - il terzo in pochi giorni – convocato dalla Direzione regionale del ministero del lavoro in via Venier a Mestre. Presenti i rappresentanti di Manutencoop e dell`Ufficio scolastico regionale.
«Le dipendenti di Manutencoop sono molto arrabbiate – continua il sindacalista - se il Prefetto non dovesse trovare un percorso che porta alla soluzione, iprimi giorni di febbraio, potrebbe essere il 6, scioperiamo. Ci sono scuole in sofferenza, come ad esempio alcuni plessi di Chioggia dove, anche se sono passati da otto a undici ore di pulizie, non riescono a garantire il servizio. Non si tratta di aggiungere qualche ore, bisogna garantire la copertura al cento per cento». Un problema, quello delle scuole sporche dopo la vincita dell`appalto da parte di Manutencoop, che si è risolta in tutte le province venete con la sola esclusione di Venezia dove rimangono ancora molte le scuole in sofferenza. Del resto è proprio nel Veneziano che si concentra il maggior numero di dirigenze che ha il servizio di pulizia e sorveglianza affidato a Manutencoop. Delle 612 dirigenze scolastiche che ci sono in Veneto, 159 si avvalgono dell`appalto con Manutencoop e di queste 65 sono nel Veneziano. Una situazione nota a Roma dopo, che nei giorni scorsi, i parlamentari veneziani del Pd avevano presentato un`interrogazione al Presidente del Consiglio e ai ministri dell`Istruzione e del Lavoro. «Attendiamo una risposta domani durante il question time - dice l`onorevole Andrea Martella - poi il 29 gennaio ci sarà un nuovo passaggio con il ministro Maria Chiara Carrozza. Fino al 28 febbraio devono rimanere i servizi che c`erano a dicembre, come èprevisto nella Legge di Stabilità, bisogna trovare una soluzione a partire da marzo». Un leggero ottimismo c`è invece nelle parole di Marisa GiannaMiola, vice-direttore dell`Ufficio scolastico regionale, presente ieri all`incontro: «Ho colto segnali di apertura, qualche criticità rimane solo nel Veneziano e noi abbiamo incoraggiato i dirigenti scolastici a procedere con gli atti aggiuntivi. Con il ricorso alla "banca ore" si potrebbe andare in supporto alle scuole che presentano ancora carenze». Per confrontarsi su come andrà a finire, la Direzione regionale del lavoro ha convocato un nuovo incontro per il 10 febbraio.
LA RABBIA VIA MAIL DI GENITORI E INSEGNANTI
«Aule indecorose, e ci impediscono di pulirle»
Sull`emergenza scuole sporche continuano ad arrivare mail e segnalazioni di protesta. Eccone alcune di particolarmente significative. Vi invio questa lettera da parte dialcune mamme ormai esasperate dalla situazione igienico-sanitaria della scuola "Diego Valeri" di Favaro Veneto. Questa mattina siamo entrati nelleaule e nei bagni, quest`ultimi sporchi di pipi, e la mensa dove mangiano bambini piena di macchie di ogni genere, la palestra risulta inagibile per la quantità di polvere. L`ultima novità è stata la presenza di topi nel giardino dove normalmente i bambini vanno a giocare, sia in quello delle elementari, che in quello della materna e non si esclude la presenza di escrementi vari. Abbiamo chiesto di poter entrare per riuscire a pulire fino a che la situazione non si stabilizza ma non ci danno questa possibilità a causa della burocrazia italiana che è la rovina di questo paese. Pertanto abbiamo deciso oggi pomeriggio all`uscita dei bambini di entrare lo stesso per pulire; se ci sarà negata questa possibilità con la minaccia di chiamare le Forze dell`Ordine, noi persisteremo comunque nel volere entrare a costo di una denuncia. Una mamma scuola Diego Valeri Sono Lucia Veccia, presidenteComitato Genitori, Spineal, mamma di un bimbo in prima elementare in questa situazione e voce, per la mansione che ho, di tutti i bimbi di Spinea 1; vi ringraziamo profondamente per ciò che avete scritto oggi. Siamo veramente esausti, e preoccupati, (la parola stanchi in questo caso lo userei con significato politico, ovvero siamo senza più alcuna pazienza) per la situazione nelle nostre scuole. E` evidente a tutti noi (genitori presidi nostre amministrazioni) che con questi soldi il servizio non regge e siamo anche incredibilmente esasperati dalle notizie date dalle fonti ufficiali. Voti di giornalisti che fanno il loro dovere ci aiutano ad andare avanti per esigere per i nostri figli che sono anche i vostri, il rispetto dei diritti inalienabili di base: salute ed istruzione, che questo Stato anche con questa scelta gli sta negando. Lucia Veccia Pres. Comitato Genitori, Spineal Sono un`insegnante della scuola primaria attualmente in servizio dà più dì quarant`anni. In questi giorni sto vivendo assieme agli alunni e ai colleghi il disagio dovuto alla carenza di pulizia delle scuole a causa di tagli finanziari considerevoli. Ricordo tante cose della quotidianità scolastica che appartengono a un passato non tanto lontano. Entrando in aula ci accoglieva l`odore di matite temperate e un po` di polvere bianca di gesso, ma era bello trovane ogni mattina la lavagna così pulita da sembrare lucida.
Ho creduto nella scuola a tempo pieno come esperienza didattica e formativa di qualità e più adeguata alle necessità delle famiglie dei tempi odierni. In questi ultimi giorni la situazione è precipitata perché otto ore a scuola richiedono attenzione disponibilità organizzativa soprattutto per quanto riguarda la sicurezza e l`igiene. Entrando a scuola l`odore di matite temperate si mescola a quello dell`aria viziata e la polvere di gesso in quantità esagerata, si confonde con la polvere rimasta da giorni sui banchi e sul pavimento con le briciole delle merende. Ogni aula ha uno scatolone per raccogliere i ritagli di carta che non mancano mai perché la carta è il materiale più usato per i lavori creativi che cerchiamo di realizzare con attività specifiche di laboratorio. Ma una decina di giorni senza pulire le `aule non è molto controllabile da parte dei docenti anche se alcuni di loro non hanno `disdegnato in questi giorni di impugnare la scopa per rendere un po` più dignitoso l`ambiente di lavoro e di studio: Mi chiedo. cosa possa pensare un bambino in questa situazione. Non è facile imparare e crescere .se non ci sono semplici valori e .modelli di riferimento che contributi,
suino a formare coloro che saranno un giorno cittadini di questo paese. Trascorrere il tempo scolastico in buone condizioni igieniche è indispensabile per la salute, la buona educazione, l`abitudine al rispetto dell`ambiente, ma non possiamo dimenticare che è soprattutto garanzia di uno dei diritti fondamentali dei bambini.