Selex si allea con Esselunga
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Distribuzione - Siglata l’intesa per costituire una centrale comune per il marketing e per gli acquisti dall’industria
 Selex si allea con Esselunga Nasce un raggruppamento da 16mila miliardi di giro d’affari aperto anche ad altri partner italiani Vincenzo Chierchia
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MILANO - Decolla una nuova maxialleanza nel settore distributivo. I gruppi Esselunga e Selex hanno sottoscritto in questi giorni un’intesa per dare vita a una realtà distributiva che si caratterizza come il polo degli indipendenti italiani. L’intesa prevede la costituzione di una centrale d’acquisto e di marketing comune ai due gruppi, che insieme sviluppano vendite per circa 16mila miliardi. Esselunga e Selex fanno poi parte della centrale europea Emd. Esselunga e Selex, con gli altri distributori che decideranno di aggregarsi, danno dunque vita a un polo distributivo con una massa critica intorno al 18-20% del mercato del largo consumo in Italia. I due promotori raggiungono insieme una quota di mercato superiore al 13% (fonte Iri-Infoscan), esclusi i cash and carry e gli hard discount. L’intesa prevede poi un successivo allargamento di orizzonte. Secondo le stime Iri-Infoscan — rilevano Esselunga e Selex — i distributori indipendenti italiani (compresi quelli associati a gruppi commerciali ed escludendo le realtà di tipo cooperativo) rappresentano circa il 35% del sistema distributivo del nostro Paese. L’obiettivo di Esselunga e Selex è di aggregare almeno la metà di questa realtà, formata prevalentemente da medie imprese familiari, che operano sul piano regionale o pluri-regionale. La nuova centrale d’acquisto e marketing comune che sarà costituita da Esselunga e Selex intende dunque porsi come unico interlocutore negoziale verso l’industria di marca e delle altre aziende produttrici dei comparti agro-alimentare e non-food. La nuova centrale adotterà la logica commerciale della «mononegoziazione». Esselunga è un’impresa familiare indipendente con sede a Milano, gestisce esclusivamente supermercati e superstore (111 punti vendita). Il fatturato supera i 3 miliardi di euro; la quota di mercato in Italia è del 4,4% (7,7% se si considerano solo ipermercati e dei supermercati). Le vendite per metro quadro sono state pari a 14.800 euro nel 2000, il che (secondo «Elsevier food international»), pone Esselunga tra le prime cinque catene europee per redditività al mq. Selex conta una rete di 1.990 punti di vendita, tra cui 26 iper, 631 supermercati e 61 cash&carry all’ingrosso, per una superficie complessiva di oltre 1,1 milioni di mq. Nel 2000, il suo giro d’affari al consumo ha raggiunto 4,5 miliardi di euro per una quota di mercato super e iper (stime Iri-Infoscan) del 5,5% e una quota complessiva nell’ordine del 7% (discount e cash&carry compresi). I risultati dei primi cinque mesi 2001 indicano a parità di punti vendita una crescita del fatturato del 4,3% rispetto al periodo corrispondente del 2000, e del 9,9% se si comprendono nuove aperture e acquisizioni. Selex è composto da 23 gruppi associati con 33 imprese distributive regionali. Per il 2001 e 2002 Selex ha messo in cantiere un programma di sviluppo, con la realizzazione di 300 nuovi impianti e investimenti diretti per 175 milioni di euro. «Di fronte a un mercato che si va sempre più concentrando e alla presenza crescente dei distributori multinazionali nel nostro Paese — afferma Giuseppe Caprotti, vicepresidente e direttore commerciale di Esselunga — l’unica risposta possibile dei distributori indipendenti italiani è di allearsi, per conservare e possibilmente accrescere le proprie capacità competitive. Per queste ragioni che abbiamo deciso di sottoscrivere una alleanza con Selex per realizzare una Centrale comune». Marcello Cestaro, presidente si Selex, sottolinea come l’alleanza siglata con Esselunga costituisca una solida base per la realizzazione di un vero e proprio polo delle imprese distributive italiane più rappresentative: «La centrale di acquisto e marketing che abbiamo deciso di costituire è aperta ad altri distributori indipendenti, purché leader nei mercati regionali in cui operano». Martedí 03 Luglio 2001
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