23/10/2006 ore: 11:58
Sicilia, il boom degli stipendi d´oro
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Pagina 16 - Cronaca L?inchiesta di Cuffaro, direttore dell?agenzia per le acque: in busta pi? di mezzo milione spende come negli "anni felicissimi": 162 milioni per l?esercito di prima fila 200mila euro dei boss delle cosiddette "strutture temporanee" il rapporto fra chi dirige e chi esegue ? di uno a 6 contro uno a sessanta Palermo Per agguantare stipendi da favola sono imbattibili. E anche in tempi duri come questi, di manovre finanziarie e di tasse e di tagli, quelli della Regione siciliana fanno sempre bingo. Sono riusciti persino a sfondare il record del mezzo milione di euro, ancora una volta a Palermo si sono mirabilmente superati. In cima alla lista degli uomini d?oro c?? oggi un burocrate che ogni giorno di euro ne intasca 1553. A fine anno ne porter? a casa 567 mila e 300, lordi e comprensivi di tutte le indennit?. ? un primato assoluto anche nella Sicilia dei suoi califfi. Ci sono i conti che fanno acqua da tutte le parti, il deficit della Sanit? ? salito a quasi 1 miliardo e 300 mila, la Regione ha debiti che deve onorare a cambiali sino al 2022 o al 2027, intanto per? spende e spande come nei suoi anni ?felicissimi?. Anzi, di pi?. Molto di pi?. Fino all?ottobre del 2005 la pi? pagata della burocrazia siciliana era Patrizia Bitetti, quella signora - in pensione dal dicembre scorso - che avrebbe dovuto far quadrare gli sgangherati bilanci di Asl e ospedali. Servizio delegato per un compenso di 480 mila euro. Nel 2006 la Bitetti ? stata raggiunta e sorpassata da un fedelissimo del governatore Tot? Cuffaro. Si chiama Felice Crosta l?ultimo favorito dalla sorte, il numero uno dei super stipendiati di quella macchina mangia soldi che ? la Regione. E? il direttore generale della neonata Agenzia per le acque e i rifiuti, 120 dipendenti di una struttura voluta e coccolata dal presidente in persona. Crosta ? vicino a Cuffaro da quando lui era assessore all?Agricoltura nel primo governo di centro sinistra a Palazzo d?Orleans: da quel momento i due non si sono mai pi? separati. Il beneficiario della busta paga al top delle retribuzioni regionali ? andato praticamente a sostituire per un incarico - dopo un interregno dello stesso governatore - quell?alto commissario all??emergenza idrica? nominato dalla Presidenza del Consiglio a cavallo tra il 2000 e il 2001. Era l?ex comandante generale dell?Arma dei carabinieri Roberto Jucci. Nonostante avesse cominciato a far arrivare pi? acqua districandosi fra gli interessi e le competenze di 556 enti e consorzi, il generale ? stato mandato via dopo quasi un anno. Jucci dormiva in prefettura e aveva accettato la nomina a costo zero. Solo un rimborso spese. Ci aveva raccontato l?ex comandante, durante i suoi mesi a caccia d?acqua fra le Madonie e le terre arse dell?agrigentino: ?Ho una certa et?, mangio una volta al giorno e acquisto due vestiti l?anno, quando il governo mi ha chiesto di scendere in Sicilia mi ? sembrato corretto non farmi pagare?. Da 0 a 567 mila e 300 euro per il direttore generale che sovrintende alle acque. E fino a 162 milioni di euro per tutti i dirigenti. Un esercito: alla Regione sono 2220. Nei giorni scorsi qualcuno, a Palermo, ha esaminato alcune tabelle e poi ha confrontato i numeri della Regione Lombardia e quelli della Regione Sicilia. La prima paga i suoi dirigenti poco pi? di 19 milioni di euro, la seconda arriva appunto a 162. Quasi nove volte di pi?. A Milano c?? in Regione un dirigente ogni 60 dipendenti, a Palermo un dirigente ogni 6 dipendenti e un capoufficio ogni 2. Sono le performance dell?Anonima che spadroneggia alla Regione. Gli stipendi dei dirigenti variano dai 50 mila euro fino ai 200 mila dei capoccia dei dipartimenti o di quelle che vengono chiamate ?strutture temporanee?, che per? sopravvivono da anni e anni. I pi? remunerati naturalmente sono i capi di quei 32 dipartimenti e di quegli uffici speciali ?assimilati? ai dipartimenti. La sede di rappresentanza della Regione a Bruxelles, per esempio, ? stata appena ?elevata? al rango di dipartimento. Dal 2003 al 2005 sono passate da 375 a 539 le ?aree? o i ?servizi? o le ?unit? operative? della Regione, un aumento del 43 per cento. Su ciascuna area o servizio o unit? operativa ? seduto un dirigente che percepisce un?indennit? gallonata. I posti pi? ambiti sono 600. Chi ce la fa a entrare in un ufficio di gabinetto ed ? ?in diretta collaborazione? con qualche assessore, ? messo in condizione di guadagnare anche il doppio di un pari grado. Quei 600 baciati dalla fortuna costano circa 10 milioni di euro alle casse regionali. Ma sopra tutto e tutti ci sono loro, i 9 nuovi uomini d?oro. Capi del Fondo sanitario. Capi della Programmazione. Il Capo della burocrazia di Palazzo d?Orleans. E sopra di loro quel Felice Crosta con i suoi 1553 euro al giorno. E? di queste settimane l?ultima ?rivoluzione? nei palazzi della Regione. Nuove nomine, trasferimenti, rotazioni. Per alcuni ? stata come una tombola. Rafforzato l?asse fra l?Udc e Forza Italia e l?Mpa dell?autonomista catanese Raffaele Lombardo, il governatore Cuffaro e i suoi alleati hanno piazzato - ai margini della spartizione questa volta ? rimasta solo Alleanza nazionale - tutti i loro uomini nei posti chiave dell?alta amministrazione. Ai Beni Culturali. All?Agricoltura. Alla Sanit?. Promozioni di manager tutti ?targati? ai vertici e sistemazioni pi? laterali per gli altri: Corpo delle miniere; Istituto Vite e Vino; Istituto Olio e Olivo. Ma non contenti di tanto scialo, avevano provato anche a ripescare una ?leggina? votata dal parlamento regionale nel 2003. Una delle tante vergogne dell?Ars. In sostanza la ?leggina? prevedeva la riassunzione a tempo determinato di alti burocrati della Regione, gente che se ne andava a casa con pensioni da nababbo ma veniva richiamato dall?amico politico di turno come capo gabinetto, direttore generale di qualche struttura o commissario di qualche ente. Un ritorno con tripla indennit?: oltre la pensione 50 mila euro annui e anche una gratifica di 35 mila euro, proprio come quella intascata dai dirigenti regionali in servizio permanente effettivo. |