Sulla formazione professionale corre soltanto il Nord
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La mappa in un rapporto Isfol
 Sulla formazione professionale corre soltanto il Nord Alessia Tripodi
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(NOSTRO SERVIZIO) ROMA - La formazione professionale punta su Pc e Internet e va forte soprattutto al Nord. La prima mappa dell’offerta formativa italiana, disegnata dall’Isfol, scopre che due terzi degli enti di istruzione a finanziamento pubblico organizzano corsi di informatica. Secondo i dati del Rapporto, presentato ieri e realizzato in collaborazione con il Cisem (istituto di ricerca della provincia di Milano) nell’anno formativo 1999-2000 più di mille enti formativi, su un campione totale di 1.500, hanno messo a punto corsi per la formazione di tecnici informatici. Al secondo posto le attività per i metalmeccanici, realizzate in 460 sedi, seguite dai corsi per gli operatori della sanità e del commercio (presenti, rispettivamente, nel 28,6 e nel 26,2% dei centri di istruzione). Tra il ’99 e il 2000 i corsi professionali regionali hanno coinvolto più di mezzo milione di allievi: 257mila hanno frequentato attività di formazione "al lavoro", mentre l’istruzione "sul lavoro" ha interessato poco meno di 220mila studenti. Prevale, comunque, l’istruzione professionale rivolta ai giovani, con 193mila allievi. Gli enti di istruzione locali - sottolinea l’Isfol — hanno offerto ai ragazzi non solo formazione, ma anche una pluralità di nuovi servizi, come gli sportelli informativi, l’orientamento e l’incontro domanda/offerta. «L’istruzione professionale — ha detto Giorgio Allulli, dirigente di ricerca-Isfol — si sta trasformando da un modello di tipo scolastico, che si limitava a organizzare corsi tendenzialmente ripetitivi nel tempo, a un sistema di agenzie che offrono servizi formativi aggiornati di anno in anno in base alle esigenze del territorio, individuate insieme alle parti sociali e alle associazioni di imprenditori». Ma se gli enti si stanno adeguando alle innovazioni e alla crescente richiesta di figure specializzate, la distribuzione territoriale degli interventi non appare sempre omogenea. Le attività di orientamento, per esempio, previste dalle legge n. 9/99, hanno coinvolto tra il ’99 e l’anno scorso 10mila allievi nel Centro Italia, 8.600 nel Nord e solo 360 nel Sud e nelle Isole. Allo stesso modo, i progetti di integrazione tra istruzione e formazione hanno raggiunto 4.100 giovani nel Mezzogiorno e nelle Isole, contro i 20.500 del Nord e i 9.500 del Centro, mentre gli interventi di collaborazione tra scuola e formazione professionale risultano totalmente assenti in Valle D'Aosta, Abruzzo, Marche, Puglia, Basilicata, Calabria e Sardegna. Per quanto riguarda la certificazione di qualità degli enti, richiesta dalla recente normativa in materia di accreditamento delle agenzie formative, dalla ricerca risulta che solo il Piemonte e l’Emilia Romagna possono contare su un 50% di sedi certificate con il sistema Iso 9000. I dati raccolti da Isfol e Cisem hanno dato vita a un archivio telematico consultabile sul sito www.isfol.it, che, attraverso un vero e proprio motore di ricerca, fornisce indicazioni dettagliate sugli enti che offrono formazione (settori economici, servizi erogati, attività svolte, numero di aule e laboratori). Martedí 19 Giugno 2001
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