Termalismo, presenze in calo
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Numero 132, pag. 15 del 3/6/2004
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Autore: di Camilla Palombo
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Termalismo, presenze in calo |
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Più comunicazione e meno ticket per rilanciare il termalismo in Italia. Il 2003 si è chiuso infatti con un bilancio in rosso per il settore, con un calo delle presenze nelle strutture termali dovute alla congiuntura economica internazionale. ´La strategia è di cercare di recuperare nuove fasce di clientela per destare un'attenzione maggiore all'offerta termale', spiega a ItaliaOggi Aurelio Crudeli, direttore di Federterme, a margine di un convegno sul termalismo che si è svolto a Abbadia di Fiastra (Mc). ´In progetto c'è il lancio di una nuova campagna di comunicazione, finanziata dalle stesse imprese, per rilanciare il settore. E poi la riqualificazione delle prestazioni offerte, che è stato compiuto con le regioni, per far crescere il termalismo da un punto di vista qualitativo'.Anche per Nardo Filippetti, presidente della consulta delle imprese turistiche di Confindustria Marche, occorre puntare sulla comunicazione. ´Nella regione le stazioni termali attive sono nove, danno lavoro a circa 700 dipendenti diretti, negli ultimi tre anni hanno faticosamente affrontato gli adeguamenti dei propri impianti alle normative regionali, per cui ora vanno rilanciate sinergicamente'. (riproduzione riservata)
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