4/2/2002 ore: 9:18

Toscana. E la "colf di colore" diventa specialista

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E la "colf di colore" diventa specialista


MARIA CRISTINA CARRATU



maria cristina carrat?
MAGDALENE Janet 34 anni, nigeriana, una delle "fortunate". Ha sposato un italiano, avere un compagno accanto ? un'altra cosa. E adesso che ha in mano il "pezzo di carta" sar? un'altra cosa anche per il lavoro. Anzi, un primo "miracolo", il diploma del Comune che la qualifica "addetto all'assistenza di base" - brutta parola per definire il lavoro pi? difficile del mondo, stare con chi ha bisogno, essere un "essere umano" accanto ad altri - l'ha gi? fatto: dopo anni e anni a nero, il primo contratto in piena regola, contributi, ferie, malattie. ?Mi sento una signora? dice Magdalene. Un milione e settecentomila lire al mese, un lavoro teorico di quattro ore al giorno, reale di molte di pi?, ?ma vuoi mettere? Non ero nessuno, ora ho un titolo, mi sembra di sognare?. Ed ? stato davvero il nuovo diploma a segnare una svolta nella vita di questa piccola nigeriana sorridente, che parla italiano strascicando le "c": Magdalene, ora, non ? pi? soltanto "una nigeriana", ovvero, nel gergo delle signore che si passano i domestici, "la donna", ma una professionista con tanto di carta di identit? professionale, che le spalanca le porte del "mercato". I suoi datori di lavoro, insomma, hanno avuto paura di perderla: e, finalmente, l'hanno messa in regola.
Prima di arrivarci, per?, quanta fatica. E' la storia di milioni di donne che se ne vanno dai loro paesi. Anni di lavoro a nero in "buone famiglie" che chiedono l'impossibile: ?Ho sempre lavorato 24 ore su 24, al massimo ho avuto 12 ore libere alla settimana, nemmeno met? della domenica libera e di solito a parole: in realt?, se c'era bisogno dovevo esserci qualunque impegno avessi?, racconta Magdalene. Spesso le buone famiglie neanche ci parlano alle loro colf, ma quelle della sorridente nigeriana con lei hanno sempre avuto un buon rapporto: ?S?, mi raccontavano tutto, e io li ascoltavo?. Poi per? quando era il momento di riconoscere i suoi diritti, l'amicizia svaniva di colpo: e cos? ? accaduto con una signora che, dopo averla considerata sua esclusiva confidente per due anni, una volta costretta a metterla in regola l'ha subito licenziata. ?Si diventa diffidenti, ci si chiude in se stesse? dice Magdalene. Salvo poi ricascarci, come quella volta in casa di due anziani corpulenti, costretti a letto, a cui bisognava fare tutto, ma a cui di nuovo la piccola nigeriana si affeziona. Finch? un giorno un'improvvisa emorragia la costringe in ospedale qualche giorno: e quando torna, scopre di essere stata licenziata. Magdalene non ha voglia di rimettersi in causa, e lascia perdere. Ed ecco che arriva "Chicca", la simpatica anziana che la prende in casa, la adora, ma non la mette in regola. Finch? Magadalene non torna col diploma, e spiega: ?Cara nonnina, lo sai quante cose posso fare con questo??.
C'? poi la storia di Marie, 38 anni, della Costa d'Avorio. Un marito italiano conosciuto nel suo paese, la partenza per l'Italia insieme a lui, la separazione dopo la nascita della figlia, partorita in Costa d'Avorio "per scrupolo": e se lui gliel'avesse portata via? Non sarebbe stata la prima volta: un maschio bianco che considera sua propriet? i figli avuti da una nera. Tornata in Italia, Marie si mette a cercare lavoro. E comincia il calvario. Senza casa, con la bimba al seguito, approda in una famiglia dove deve assistere un anziano. Ma Marie ? pi? sfortunata di Magdalene, la sua capacit? di stabilire rapporti umani viene considerata con sospetto, ?sei una nera troppo bella le dicevano devi stare al tuo posto?. E quando la buona famiglia decide che, semplicemente perch? era stata ad ascoltare uno sfogo, era uscita dal suo posto, la licenzia. Un'altra volta, Marie viene cacciata da una figlia gelosa della "eccessiva" simpatia nata fra lei e l'anziana madre: ?Io la ascoltavo. Loro non la consideravano, e lei non gli rivolgeva la parola?.
?Il problema ? che non ti ? concesso di essere una persona. Devi solo 'funzionare', nient'altro?. Finch? arriva un lavoro come donna delle pulizie in una banca e in una pubblica assistenza, dodici ore al giorno, senza ancora una casa, e con la figlia di nove anni ospite di una famiglia. Tutto precario, tutto incerto. E ogni giorno il timore che qualcuno arrivi col benservito. E invece, ora che ha il diploma in mano, qualcosa si ? riaperto davanti a Marie: ?Mander? in giro la mia qualifica annuncia Certo, ? triste che i sentimenti siano considerati un lusso per chi viene da lontano?.

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