Tra Cgil e Cisl-Uil è alta tensione

Oggi la riunione dei segretari generali per decidere le risposte da dare al Governo Tra Cgil e Cisl-Uil ? alta tensione
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ROMA - Vigilia di tensione nel sindacato in vista della riunione in programma questo pomeriggio tra i vertici di Cgil, Cisl e Uil. I gruppi dirigenti delle tre confederazioni si controllano vicendevolmente nel timore di una sortita di una parte sola che in qualche modo spiazzi il resto del sindacato. A nessuno comunque sfugge che ormai la discussione interna al movimento sindacale va ben oltre la proclamazione dello sciopero generale contro le decisioni del Governo per l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Si tratta ormai di ritrovare le ragioni stesse dello stare assieme, i motivi che giustificano quell'unit? d'azione che nelle ultime settimane aveva acceso il cuore di tanti lavoratori, ma che sembra gi? caduta nel dimenticatoio. I toni accesi del congresso della Cgil, soprattutto le interpretazioni che i diversi leader hanno dato degli interventi degli altri hanno infatti messo in moto un movimento di profonda divaricazione che presto si ? sganciato dalla polemica di merito, appunto la proclamazione o meno di uno sciopero generale, per assumere la veste di un allontamento politico, in quanto tale ben pi? difficile da ricucire. Le ultime ore hanno visto crescere questa tensione, invece di spegnerla. Per Sergio Cofferati la ?posizione della Cgil resta immutata e anche l'ipotesi di un accantonamento dell'articolo 18 ? impraticabile. La Cgil resta ferma alle ragioni per le quali ha chiesto a milioni di persone di scioperare?. Lo sciopero generale per Luigi Angeletti (Uil) ? ?solo l'ultima ipotesi e solo il Governo ormai pu? evitarla?: ?I sindacati - ha aggiunto - hanno un obiettivo comune, togliere dalla discussione la questione dell'articolo 18 sui licenziamenti. Abbiamo discusso e discuteremo ancora su quali strade percorrere per raggiungere questo obiettivo, ma ? un problema di modalit?. Lo sciopero generale ? l'ultima possibilit?, che secondo me solo il governo pu? attivare. Se il governo chiude ogni discussione e impone un voto di maggioranza, ? come se convocasse lui lo sciopero generale?. A condizionare i rapporti sindacali per? le parole di Guglielmo Epifani, numero due della Cgil: ?Cils e Uil devono fare molta attenzione a come muoversi, perch? potrebbero diventare complici di un progetto che va contro i lavoratori?. Cisl e Uil hanno letto in quelle parole l'ennesima dimostrazione della volont? della Cgil di prevaricare. Da Cisl e Uil immediata la replica: ?Non accettiamo lezioni da nessuno?. I toni della polemica sono molto alti, tanto ? vero che Savino Pezzotta (Cisl) ha fatto capire che oggetto della riunione di questo pomeriggio non sar? l'eventuale dichiarazione dello sciopero generale, al quale comunque la Cisl ? contraria, ma un chiarimento di fondo tra le organizzazioni. La Cisl vuole una discussione sul significato dell'unit? sindacale. Sul merito in realt? le tre confederazioni sono ancora d'accordo, perch? tutte cercano lo stralcio delle indicazioni del Governo sullo Statuto dei lavoratori, ma sul modo di stare assieme sembra non esserci pi? unit?. ?Certe dichiarazioni - ha detto Pezzotta - non aiutano. Io non mi permetterei mai di dire che la Cgil deve stare attenta, perch? ogni sindacato ? nato per tutelare gli interessi dei lavoratori. Io non ho bisogno di avvertimenti?. Preme del resto anche l'organizzazione delle manifestazioni che la Cisl ha deciso di tenere da sola per continuare a informare i lavoratori della posta in gioco nella partita con il Governo. Gioved? a Perugia avr? luogo la prima di queste manifestazioni con la presenza di almeno 3.000 persone. Ma al di l? delle gelosie e ritrosie di organizzazione, resta il fatto che quella di questo pomeriggio potrebbe anche essere l'ultima occasione di un chiarimento vero se effettivamente entro la settimana il direttivo della Cgil sar? chiamato a discutere i problemi di merito. Dopo la conclusione del congresso e all'ombra delle dichiarazioni molto rigide espresse nei giorni scorsi tutto fa credere infatti che difficilmente il direttivo della Cgil potrebbe sottrarsi alla dichiarazione di uno sciopero generale separato. Ma questo non sarebbe accettato dalla Cisl e forse nemmeno dalla Uil, il che aprirebbe una crisi unitaria difficilmente sanabile. Massimo Mascini Marted? 19 Febbraio 2002
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