11/7/2007 ore: 10:34
Trento. Protestato dei lavoratori delle imprese di pulizia
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Pagina Economia Protestato dei lavoratori delle imprese di pulizia e multiservizi «Stiamo pagando - spiega Ezio Casagranda, segretario Filcams-Cgil - i costi sociali della politica del massimo ribasso. Ci dovrebbe essere maggior controllo, soprattutto nell'ente pubblico, perché non è accettabile ad esempio vedere un appalto da 11 milioni che viene aggiudicato a 9». Sono 3.500 gli operatori del settore, in netta maggioranza donne che usufruiscono di part time tra le 14 e le 24 ore settimanali, con stipendi quindi che difficilmente superano i 500 euro mensili. «Il settore è polverizzato - aggiunge Walter Bonatti della Fisascat-Cisl - quindi è molto difficile controllarlo. Accade anche che le operatrici straniere (circa il 40% nel settore, ndr) vengano facilmente ricattate per poter rinnovare il permesso di soggiorno». Francesca Vespa della Uil sottolinea come sia difficile in una situazione tale programmare la propria vita famigliare: «Chiediamo di arrivare ad un salario orario di 8 euro lordi». Per ora dalla controparte la proposta è quella di un aumento di 37 euro lorde per 40 ore settimanali, «un'offerta economica - sottolinea Casagranda - sotto di 3 punti rispetto all'inflazione». Tra le norme evidenziate come peggiorative dal sindacato vi sono il mancato pagamento fino ai 3 giorni di malattia, l'abolizione della maggiorazione del 25% sulla sesta giornata lavorativa e lo spezzettamento del part time sull'orario lavorativo previsto dalla legge di 13 ore. La protesta ha voluto simbolicamente indirizzarsi anche alla vicina sede dell'azienda sanitaria, visto che «è scandaloso - denuncia Casagranda - come l'80% dei lavoratori lavori in queste condizioni per l'ente pubblico. Nel settore è molto diffusa la pratica del lavoro "grigio", con ad esempio ore straordinarie pagate in nero». Lo sciopero dei lavoratori di pulizie e multiservizi proseguirà anche nella giornata di oggi. |