18/7/2005 ore: 12:06
Turismo: Presenze in calo
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TURISMO pagina 17 Nel primo bilancio di luglio molte località registrano presenze in calo ( 5% in media) I nuovi turisti, russi in testa, sono ben lontani dal fare numeri significativi e solo Venezia e Cortina sembrano godere ancora, e bene, degli arrivi da Usa e Giappone. L'iniziativa " Salta la coda, viaggio spesato" punta a 33mila turisti e il prossimo anno sarà attivata anche da Germania e Svizzera. Sul fronte estero (20% delle presenze), sono partiti col piede giusto i voli ( tre a settimana, 85% l'indice di riempimento) dal Nord Europa e continua a crescere il flusso di turisti russi, quarto mercato della Riviera. Gli operatori restano preoccupati. « Giugno — dice Maurizio Ermeti, presidente degli albergatori riminesi — si è sostenuto grazie ai numerosi eventi che hanno soccorso il balneare. Luglio resta difficile ». Da Adria Hotel Reservation, che gestisce una banca dati di circa mille alberghi della costa, giudizi cauti. Come spiega il direttore Rodolfo Albicocco «a giugno c'è un segno negativo, luglio trasmette segnali migliori del passato, sono però in ritardo le prenotazioni su agosto, soprattutto nella settimana centrale». In Campania (4.537.707 arrivi e 19.907.514 presenze l'anno scorso) la situazione non è rosea. « Abbiamo abbassato del 7% il prezzo medio delle camere — dice Teresa Naldi, presidente dell'Unione industriali turismo di Napoli — ma il periodo resta poco favorevole » . Discorso analogo in Sicilia (4.270.744 arrivi e 13.351.037 presenze l'anno scorso). « Il prezzo medio è calato del 10% — dice il consigliere siciliano Astoi Salvo Zappalà — ma sarà un'impresa centrare i numeri del 2004». Roma continua a mettere a segno buoni risultati. Le previsioni indicano un incremento nei flussi superiore al 10%, grazie anche al rilancio del turismo religioso. «I dati sul turismo rappresentano, per Roma sempre un'ottima notizia — commenta il sindaco capitolino, Walter Veltroni —. La nostra città continua, in controtendenza rispetto a quanto avviene in altre zone e grandi città del Paese, a conquistare quote di mercato grazie alla qualità delle strutture recettive e alle iniziative dell'Amministrazione, che allo straordinario patrimonio archeologico e artistico aggiunge un'offerta culturale, con mostre, concerti, eventi, che ha pochi paragoni nel panorama delle metropoli mondiali » . « L'estate sarà molto positiva — aggiunge Mariapia Garavaglia, vicesindaco della città — grazie anche ai tanti stranieri che ritornano». Secondo le previsioni la spesa dei turisti stranieri nell'area romana dovrebbe attestarsi quest'anno intorno ai 4 miliardi di euro. Il numero complessivo dei soli turisti esteri si avvia a toccare quota 8 milioni entro la fine del 2005. I pernottamenti in hotel, sempre degli stranieri dovrebbero attestarsi quest'anno intorno a quota 37 milioni nel complesso. Infine da settembre sarà operativa l'Agenzia unica per il turismo di Roma e del Lazio decisa di comune accordo da Regione, Comune e Provincia di Roma. Stimato un aumento del 10 15% quest'anno Affari in calo per l'agriturismo Crescono bene i 5 stelle In particolare, dovrebbero tenere lo strutture classiche, dagli alberghi ai campeggi, con una riduzione un po' più marcata per gli agriturismi (1,8%). Migliori performance per gli hotel di fascia alta: nei cinque stelle è previsto un incremento del 4,7%. Segnali incoraggianti arrivano dalle previsioni più a lungo termine, e il 2006 potrebbe rivelarsi un anno postivo. A giudicare dalla maggioranza dei 2.875 tour operator ( 2.500 europei e 275 Usa) interpellati da Isnart, la Toscana è la regione preferita dai viaggiatori, rappresentando il 23,9% del totale delle richieste, con Firenze in testa, seguita da Siena e Pisa. La Regione è pronta a intervenire. « Non possiamo calmierare i costi delle strutture ricettive — afferma infine Annarita Bramerini, assessore toscanoo al Turismo — ma vogliamo sensibilizzare le associazioni di categoria e studiare pacchetti e agevolazioni per favorire chi non ha alzato troppo i prezzi » . La Regione studia premi a chi abbassa i listini Presenze già in flessione sulle spiagge ( 4%) A rchiviato un mese di giugno dai risultati sostanzialmente positivi, si preannuncia un luglio ancora difficile per il turismo in Liguria. Come succede da alcuni anni, i segnali di sofferenza arrivano, soprattutto, dal calo delle presenze dall'estero. « Ormai — allarga le braccia Americo Pilati, presidente di Federalberghi Liguria — per noi albergatori il problema stranieri è una sorta di tormentone che si propone puntualmente all'avvio di stagione » . C'è comunque qualche confortante cenno di recupero sul versante dell'afflusso di turisti dalla Scandinavia e dal Belgio. « Ma si tratta di movimenti — sottolinea Pilati — che, per quanto positivi, non possono certo compensare la mancanza dei tedeschi, che erano e restano la componente di gran lunga fondamentale dell'industria dell'ospitalità nella nostra regione » . Pilati, tuttavia, vuole fare professione di ottimismo nel tratteggiare un pre consuntivo della stagione in corso. «La speranza — dice — è che il bilancio possa chiudersi in linea con quello relativo all'anno scorso, anche se temo che saremo costretti a fare i conti con un calo » . Nel corso del primo quadrimestre di quest'anno, il comparto alberghiero ligure ha registrato una flessione di presenze superiore al 4 per cento. In ripresa solo gli arrivi di vacanzieri scandinavi |