15/9/2005 ore: 11:45
Turismo sessuale: fermato un veronese
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L’accusa: voleva una rete in Thailandia Fermato un veronese Stava navigando su Internet Giorgio S., veronese, due anni fa. E non sapeva che, mentre in chat parlava delle sue imprese, la Polizia postale lo stava puntando. E’ partita così l’inchiesta che ha fatto finire a San Vittore uno dei tanti orchi italiani che scelgono l’estremo oriente per soddisfare le proprie perversioni. Con un pretesto il poliziotto, esperto nell’attività sotto copertura contro il traffico di droga, lo ha contattato, è riuscito a incontrarlo e ha conquistato la sua fiducia. Giorgio S. gli ha raccontato che con i soldi che gli davano in Italia per sorvegliare due mesi il campeggio si «divertiva» 10 mesi in Thailandia. Parlava, ma non concedeva mai all’investigatore una prova concreta e decisiva che consentisse di portarlo subito dietro le sbarre. Fino a quando, un giorno, ha mostrato qualche foto. Le teneva sul cellulare, se le portava dietro come un trofeo: erano le immagini delle sulle «prestazioni» con i bambini, maschi e femmine era lo stesso, tra i 7 e i 14 anni. Mentre l’indagine andava avanti e scopriva un commercio di foto e filmati, sul quale sta lavorando la polizia, di Giorgio S. si sono interessate le «Iene» che l’hanno seguito e filmato in Thailandia mentre avvicinava i bambini. Le immagini fanno parte del fascicolo aperto dal pm Gianluca Prisco, che ieri ha convalidato il fermo. Al magistrato Giorgio S. si è presentato in calzoncini, com’era mentre prendeva l’aereo per Bangkok. Gli investigatori sospettano che volesse creare una specie di «agenzia» del turismo sessuale in Thailandia, reclutando clienti in Italia. Lui ha scelto il silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere.
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