5/6/2006 ore: 11:45
Udine. Upim: commesse in sciopero
Contenuti associati
venerd? 2 giugno 2006 Upim, commesse in sciopero: ?Orari proibitivi? Camilla De Mori Quelle "ragazzine" che, e Doris Buttazzoni delegata Rsu del punto vendita di via Savorgnana lo ricorda bene, avrebbero dovuto lavorare anche la domenica di Pasqua, perch? cos? l'azienda aveva deciso ?e noi "vecchie" potevamo rifiutare, loro no. Cos? abbiamo fatto sciopero. Ma la Upim ha aperto lo stesso, con le interinali?. E domani le 33 commesse della Upim (8 full time e 25 part-time, di cui 11, il 33\% del totale, a tempo determinato), che ieri si sono riunite in assemblea, torneranno a scioperare per la terza volta in 7 mesi. Per dar voce ai ?tanti timori? di cui parla Buttazzoni: la paura di ?avere meno soldi a fine mese? e di dover accettare orari invivibili. Come spiega Massimo Onida della Fisascat Cisl, che, assieme alla Filcams Cgil ha proclamato lo sciopero, ?la Upim ha disdettato il contratto integrativo del gruppo e il 9 maggio ha presentato ai sindacati un documento con le linee di un nuovo accordo, che punta a smantellare le norme contrattuali esistenti, conquistate in 30 anni di trattative?. Il che, aggiunge Mattia Grion della Filcams Cgil, si traduce in una serie dibenefit in meno: ?Se per giugno il vecchio contratto integrativo non sar? rinnovato, a luglio l'azienda dice che torner? al contratto base. Cos?, senza pi? il premio aziendale (eliminato per gli assunti dal 2006ndr), una lavoratrice full time al quarto livello si vedrebbe togliere 90 euro al mese, quasi 1200 all'anno. E se ne andrebbero su per il camino l'integrazione di malattia al 100\% dal quarto al ventesimo giorno, l'orario ridotto a 38 ore, la maggiorazione per il lavoro domenicale al 50\%...?. Ma tra le richieste della Upim (che ha chiuso 15 punti vendita in Italia, mettendo in mobilit? 445 persone), quella che preoccupa di pi? Onida e Grion ? ?l'assoluto arbitrio per la fissazione degli orari e i turni di lavoro?. ?Mentre prima era prevista su questi temi la concertazione con i sindacati, ora l'azienda - dice Grion - vuole avere mano libera sulla gestione degli orari e chiamare al lavoro le commesse a seconda delle sue necessit?, prescindendo dalle loro esigenze di vita?. |